Lettera aperta di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia e Libertà al Partito Democratico di Allumiere. Un intervento tra presente e futuro.
“A pochi mesi – si legge nella nota firmata da Si-Sel – dalle elezioni dell’Università Agraria di Allumiere, che potrebbero svolgersi nel mese di Gennaio 2017, per l’elezione del Presidente e del nuovo Consiglio, e a circa sei mesi dalle elezioni amministrative del Comune di Allumiere, non mancano polemiche e prese di posizione all’interno dello schieramento di quello che possiamo definire centrosinistra. Pur avendo SI-SEL già lavorato, nei fatti, alla predisposizione del dialogo e della collaborazione fattiva con le attuali Amministrazioni capitanate dal Pd allumierasco, la posizione del Segretario del PD, Simone Ceccarelli, sembra precludere ogni rapporto per il futuro. Il senso di responsabilità e la nota attività di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà a partire da Allumiere, passando per tutti i livelli istituzionali, ha portato notevoli risultati nel nostro Comune e nel comprensorio, tutto ciò non sembra aver colmato le distanze tra le due forze politiche, poiché l’atteggiamento del Segretario del Pd incrementa a crearle. Lunedì 6 dicembre si è svolto un primo incontro, dove erano presenti, per il Pd, l’Onorevole Marietta Tidei, l’ex Sindaco Giuseppino Cammilletti, il Sindaco Augusto Battilocchio, il Presidente dell’U.A. Antonio Pasquini e il Segretario PD Simone Ceccarelli, mentre, per SI-Sel, erano presenti il Segretario del circolo comprensoriale di Civitavecchia Pierfranco Peris ed il rappresentante locale Emiliano Stefanini. Come Sel-Si Allumiere avevamo inteso l’invito come un primo incontro, per una potenziale collaborazione politica, per un dibattito programmatico per il futuro dei due enti e per dare il nostro contributo, dichiarandoci disponibili a sostenere la candidatura a Sindaco di Antonio Pasquini, che ha dimostrato in questi mesi di essere un serio interlocutore, con il quale si potrebbe continuare e incentivare una fattiva collaborazione ed alleanza. Questo non è stato possibile, perché è stato posto un ultimatum dal Segretario, una limitazione del diritto di Si-Sel a confermare Emiliano Stefanini come proprio rappresentante locale, allo scopo evidente del segretario del pd di coprire un odioso e immotivato veto personale sul rappresentante e portavoce di SI-SEL Allumiere. A margine dell’incontro, per rispetto verso il futuro dei “Monti della Tolfa” e delle istituzioni di Allumiere, SI-SEL ritiene opportuno prendere le distanze da una posizione a dir poco infantile, che non serve alla politica e, tanto meno, alle comunità locali. Ceccarelli si è spinto oltre, tanto da scrivere due lettere al Consigliere regionale Gino De Paolis (SI-SEL), dove chiede a nome del PD Allumierasco un nome alternativo a quello di Stefanini. Ceccarelli si è arrogato un ruolo e una funzione che non gli compete ed ora sta alla parte sana o, meglio, alla parte ragionevole del Pd di Allumiere risolvere l’imbarazzante situazione. Tra Ceccarelli e Stefanini resta una distanza abissale nella concezione della politica e dei suoi metodi. Questa vicenda, riguarda il diritto di un cittadino a prendere parte alla vita politica, di un attivista storico dei movimenti e dei comitati locali, della sinistra paesana e del comprensorio, ad esercitare pienamente il proprio ruolo, anche come rappresentante di una forza politica. I veti personali, soprattutto quando non si ha il coraggio di motivarli, sono un meccanismo ignobile e insopportabile, soprattutto da parte di un Segretario, che pensa di scegliere gli interlocutori politici ed imporre veti personali a simpatia o, forse, a propria convenienza personale. Questa posizione è illegittima e politicamente improduttiva. Il gioco dei veti non porta da nessuna parte, semplicemente perché ora serve unire, non dividere, una società che è già divisa di suo. E poi perché, chi pone un veto, è destinato, per logica, a subirlo subito dopo. Ceccarelli ha esagerato, perché, con tale atteggiamento, ha chiuso ogni rapporto con quelle forze potenzialmente vicine (Si-Sel e Movimento Fontana Tonna) e pronte ad aprire una discussione programmatica. Così facendo, induce a pensare che la politica non faccia per lui, e ne è chiara dimostrazione quanto avvenuto ieri e nei passati incontri con Fontana Tonna. Il giochino antico di mestare nel torbido non regge, perché è chiaro da quale parte venga l’arroganza, la prepotenza, e il tentativo di prevaricazione immotivata, che porta irrimediabilmente ad una rottura. Si può immaginare un dialogo dell’assurdo, che porta alla chiusura: “Non ti piace Stefanini perché sostiene che il PD è compiacente con le politiche aziendali di Acea spa, o perché ricorda che qualcuno è coinvolto nell’inchiesta di Mafia Capitale? E allora a me non piace Cammilletti perché era nella Dc e ha governato troppi anni”. “Ma a me non piace Battilocchio, perché sul biodigestore non mi è piaciuto il suo atteggiamento”. “E sai cosa ti dico? Quelli di Fontana Tonna stanno all’opposizione, non mi convincono, hanno attaccato troppo l’attuale Amministrazione”. “E quell’altro, invece, era troppo di sinistra, per carità!”. Con gli esempi potremmo continuare a lungo. Chi immagina un futuro di centro sinistra e non il partito della Nazione, dovrebbe tener conto del referendum costituzionale del 4 dicembre, con il risultato di collina, che ha incassato per il sì un misero 34 % contro il dato nazionale del 40 %. Dagli errori del passato e del presente bisognerebbe imparare qualcosa. Per onestà intellettuale va sottolineato che nell’incontro tra pd e si-sel era palese il disagio nei confronti del proprio segretario, da parte del resto dei rappresentanti del PD, presenti all’incontro stesso, che dimostravano, invece, un approccio positivo, volto all’apertura ed al confronto. A tali rappresentanti va riconosciuto il buon senso e la capacità di praticare la politica, ossia attraverso il dialogo”.