Nuovi malumori nel centrosinistra. Questa volta a provocarli è stato l’attacco sferrato dal dirigente regionale dei giovani del Pdl, Giuseppe Flacchi, in merito agli stipendi percepiti dal sovrintendente Fabrizio Barbaranelli e dal direttore artistico Pino Quartullo. Un totale di circa 11 mila euro al mese che pesano sulle casse del Comune, che ieri è intervenuto spiegando che si tratta di due incarichi diversi. Una difesa che non ha pienamente convinto l’Italia dei Valori. Il partito non mette in discussione la competenza di Fabrizio Barbaranelli e Pino Quartullo, ma non nasconde le perplessità sull’opportunità di elargire compensi rilevanti a due persone che, seppure con mansioni diverse, si occupano dello stesso ente.
“Non per trovare facili alibi né per fare i populisti – afferma l’Italia dei Valori – ma certamente non sfugge a nessuno che l’attuale crisi economica del nostro Paese e quella più seria del nostro Comune avrebbero dovuto suggerire a tutti noi una maggiore attenzione nella gestione delle risorse come era stato già previsto dal programma di coalizione. Ora appare indispensabile trovare una soluzione condivisa con i vertici del Traiano – conclude il partito – e ci auguriamo che la sensibilità e la lungimiranza dei diretti interessati siano all’altezza della situazione”. In attesa della risposta dei diretti interessati a quello che sembra un invito a tagliarsi lo stipendio, sempre dal centrosinistra si registra invece una replica a Flacchi. Questa volta a firmarla è Annalisa Tomassini. Secondo il delegato alla Cultura, parlare di sprechi per il doppio incarico al Traiano dimostra malafede ed uso strumentale della comunicazione politica, per due motivi. Il primo è legato all’entità degli incarichi di varia natura distribuiti dalla passata amministrazione targata Pdl, evidentemente rimossi da Flacchi. Il secondo riguarda le caratteristiche del teatro comunale, un ente che, sempre secondo la Tomassini, presenta una notevole complessità gestionale per la quale c’è bisogno di un attento, serio e continuo monitoraggio, il tutto a fronte di una diminuzione degli incarichi assessorili e dirigenziali, di un uso più che parsimonioso degli articoli 90. “La situazione delle casse comunali non è certo rosea, anzi oserei dire drammatica e l’impatto è stato per noi scioccante – conclude Annalisa Tomassini – le giustificazioni ai cittadini per questa situazione terribile dovete darle voi, caro signor Flacchi, non certo questa amministrazione”.