Ancora pieno di spettatori, ieri sera alla Marina, per seguire la seduzione e l'ossessione del Tango. Esibizione di grande scuola della Compagnia di Leonardo Cuello con le composizioni di Astor Piazzolla sottolineate dagli applausi scroscianti. Una celebrazione del tango, attraverso le musiche e gli autori che ne hanno fatto la storia, con la presentazione degli stili diversi, dal figurato essenziale forte e vigoroso a quello più spettacolare e ricercato. La Compagnia di Leonardo Cuello ha portato sul palcoscenico della Marina con il suo corpo di ballo le varie sfaccettature di una tradizione, di un’espressione che ha messo radici in tutto il mondo. Lo spettacolo ha saputo proporla attraverso quattro momenti distinti, quattro quadri in cui si sono alternate le musiche e i motivi malinconici e fortemente ritmati, le cadenze sensuali e gli scatti di grande forza ed espressività. In primo piano è sempre stata l’orchestra con la fisarmonica assoluta protagonista nel condurre il pubblico attraverso le suggestioni delle composizioni dei più famosi tangheros: da Canaro a Pugliese, a Ruggero e Gobbi con le inconfondibili musiche di Astor Piazzolla che hanno infiammato la Marina, gremita di spettatori. La Compagnia di Leonardo Cuello, composta da giovani ballerini, ha saputo dare una prova di grande duttilità con le movenze più lente e studiate che si sono alternate ad una prorompente forza fisica interpretativa. Più sentiti ed apprezzati dal pubblico i quadri di gruppo, che sono risultati più semplici e con la musica più orecchiabile. Quando, per parafrasare il titolo non casuale dello spettacolo, il tango è stato proposto come una vera ossessione, ripetitiva ed accademica con le coppie di ballerini che hanno voluto manifestare le loro qualità tecniche, l’interesse è un po’ scemato. Lo spettacolo si è trasformato in un saggio di scuola di alta classe ed è venuta meno la scintilla che fa scattare la passione, il coinvolgimento, il sentire, la “simpatia” degli spettatori. Molti applausi, soprattutto nel finale della prima parte e durante alcuni pezzi di grande bravura della seconda. Molto apprezzata l’orchestra che si è anche esibita nel prologo di ciascuno dei quattro quadri.