È tra i 5 film che rappresenteranno l’Europa, l’unico per l’Italia che ha ottenuto la nomination all’Oscar, tra i 5 film che rappresenteranno l’Europa. Una designazione importante per “Cesare deve morire”, il lavoro prodotto dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani che intanto ha già portato a casa l’Orso d’Oro a Berlino. Un successo dunque del tutto inaspettato, almeno per i protagonisti quasi tutti detenuti del carcere di Rebibbia e, quindi tanto più gradito. Ieri la pellicola, grazie alla direttrice Patrizia Bravetti, è stata proiettata presso il teatro Nati Liberi della casa di Reclusione di via Tarquinia, alla presenza del garante dei diritti dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, uno degli sponsor del film e di Cosimo Rega, uno dei principali protagonisti nel ruolo di Cassio.
Sottolineato che nessuno dei partecipanti ha voluto essere pagato e i loro compensi sono stati destinati per le biblioteche ed i teatri delle carceri. Al di là del valore indiscutibile del film che sta raccogliendo ampi consensi ovunque, di particolare interesse è stato il dibattito che è seguito alla proiezione che è servita come pretesto per affrontare e confrontare con i detenuti presenti moltissimi aspetti legati alla vita dei reclusi. Da Rega e da Marroni l’invito rivolto più volte ai presenti a trovare risposte nella cultura.