Intenso, a tratti commovente e sicuramente apprezzato dagli studenti l’incontro tenutosi sabato scorso al Galilei alla presenza di Pierluigi Pirandello, nipote del grande Luigi.
La preside Maria Zeno, nell’accogliere Pierluigi Pirandello, ha tracciato un profilo essenziale dell’Opera di Luigi Pirandello, inquadrata nell’ottica della ricerca, da parte degli artisti dell’epoca, di rappresentazione del movimento inteso nella dimensione spazio-temporale. La sua presentazione è stata suggellata dalla lettura dell’intenso passo finale di “Ciaula scopre la luna”, il momento in cui il minatore Ciarla, creatura abituata a vivere nell’oscuro grembo delle miniere, vede per la prima volta la luna, in una vera e propria teofania. La professoressa Mariapia Vittorio, organizzatrice dell’incontro e personale amica dei Pirandello, ha poi presentato, in un apprezzatissimo e completo lavoro in power point, l’opera pittorica di Fausto Pirandello, figlio del drammaturgo e padre di Pierluigi Pirandello. Momento particolarmente toccante è stata la mise en scene di un dialogo immaginario tra Luigi e Fausto Pirandello: opera della scrittrice Luciana Grifi, il dialogo è stato condotto dagli studenti Andrea Guerini e Luciano Ursache, rispettivamente della V D e della II B del Liceo Galilei, coordinati dalla professoressa Nadia Ceccarelli. Ha poi preso la parola Pierluigi Pirandello, che con essenziali e colti passaggi narrativi ha descritto il fervido ambito culturale della Parigi dei primi decenni del Novecento, crogiuolo di artisti e di movimenti d’avanguardia. In quell’ambito, suo padre Fausto ha maturato le proprie scelte artistiche e Pierluigi Pirandello ha esortato gli studenti presenti a considerare il viaggio come opportunità di crescita e di apertura mentale e culturale. L’intera manifestazione è stata documentata, con ripresa audio-video, dagli studenti Marianna Piredda e Dario Arcai, coordinati dalla professoressa Elena Renzi.