Terzo appuntamento con la rassegna “Cin’è cucina e mare”. Martedì 6 agosto, alle ore 21.30, presso l’ex mattatoio comunale, sarà proiettato il film La famiglia Passaguai (1951), preceduto alle ore 20,00 dalla cena a buffet.
La pellicola è una commedia comica anni ’50, quando la società italiana, durante lo sforzo lavorativo della ricostruzione, riusciva con pochi mezzi a passare una sospirata vacanza al mare, anche se piena di piccoli inconvenienti. Il film è sincero e genuino, una storia italiana che racconta, sulle orme del realistico Una domenica d’agosto (1949) di Luciano Emmer, le prime disavventure balneari di una particolare famiglia italiana. Diretto in piena libertà da Aldo Fabrizi (anche produttore), che ha usato una sceneggiatura appena abbozzata, riempita di situazioni e di gag improvvisate durante le riprese dagli interpreti, grandi caratteristi del teatro e della rivista. Da Ave Ninchi, moglie petulante e sovrappeso, a Peppino De Filippo, amico maldestro e fuori tempo, dal pestifero figlio Carlo Delle Piane (pecorino) al capo ufficio Tino Scotti (il cavaliere), dal seccatore Enrico Luzi (ripreso dalla trasmissione radiofonica Rosso e nero) all’irascibile Luigi Pavese (l’uomo del cocomero) al piccolo di quattro anni Giancarlo Zarfati (Gnappetta) che riempie il film di pernacchie. Una ben congegnata macchina comica diretta con grande ritmo da Aldo Fabrizi, in cui si ritrova l’italiano simpatico e caciarone, ripetuta con La famiglia Passaguai fa fortuna (1952) e Papà diventa mamma (1953). Un film che molto doveva all’umorismo italiano del settimanale a fumetti Il Travaso, ma anche alle comiche americane di Stanlio e Ollio, Charlie Chaplin e Ben Turpin, allora molto in voga. “Cin’ è cucina e mare”, nata da un’idea di Dino Alfieri, Piero Nussio e Pino Moroni è una manifestazione organizzata dall’Associazione La Lestra con il patrocinio dell’Assessorato allo Spettacolo.