«Non ho mai condiviso la scelta di Viterbo quale sede dell’aeroporto, perché ritengo Tarquinia il luogo ideale per ospitare lo scalo aereo». Così il sindaco Mauro Mazzola risponde alla lettera inviata dall’assessore all’Aeroporto del Comune di Viterbo Giovanni Bartoletti, nella quale chiede la convocazione degli “Stati Generali” per sensibilizzare gli Enti e le Istituzioni preposti alla realizzazione dell’infrastruttura nel capoluogo di provincia.
«Sono sinceramente perplesso e vorrei far notare che non ho mai condiviso la decisione presa. – prosegue il primo cittadino – Per motivare ciò, ribadisco ancora una volta alcuni degli aspetti positivi che dovrebbero far propendere la scelta per Tarquinia. La città possiede un tracciato con la presenza di infrastrutture militari già operanti; non sussistono condizioni d’interferenza sull’uso delle infrastrutture, tra attività commerciale e quella militare; non ci sono ostacoli orografici di rilievo in grado di condizionare le procedure di avvicinamento, decollo e attesa degli aeromobili; le condizioni meteo ottimali nel corso dell’anno; l’ottimizzazione delle percorrenze in aerovia ed economia di volo, in rapporto alla diversa localizzazione del nuovo polo aeroportuale tra il nord e il sud della Lazio. Si devono considerare poi l’ottimo sistema dei collegamenti con la capitale costituito dall’autostrada Roma-Civitavecchia e dalla linea ferroviaria Roma-Genova ; la contiguità con la Toscana e l’Umbria a cui si aggiunge la vicinanza con il porto di Civitavecchia; l’imminente avvio di una nuova zona industriale. Senza dimenticare che il territorio ha un’elevata vocazione turistica per la ricchezza del patrimonio storico e artistico, per la sua costa e per la presenza di un campo da golf che sarà ampliato a diciotto buche. Infine, considerando la notoria litigiosità dei viterbesi, che rischia, anche questa volta, di fare naufragare un progetto veramente interessante, l’ipotesi di una collocazione dello scalo a Viterbo perde molto del suo mordente».