Continuano spediti il recupero e la messa in sicurezza di Poggio Ranocchio, iniziati alla fine di marzo. Ieri, 20 maggio, l’assessore Anselmo Ranucci ha svolto un nuovo sopralluogo nel cantiere per fare il punto della situazione con operai e tecnici e vedere lo stato di avanzamento dei lavori.
«Un progetto molto importante per tutelare e valorizzare Tarquinia. – dichiara l’assessore Ranucci – Se è fondamentale il consolidamento della rupe, per garantirne l’integrità, la parte più suggestiva del progetto sarà però la realizzazione del percorso pedonale che costeggerà la cinta muraria, in uno dei luoghi più belli del centro storico. Durante la pulizia dalla vegetazione e il consolidamento della parete calcarea e sono stati riportati alla luce una grotta e due butti medievali. L’opera non ha nessun costo per l’Amministrazione Comunale, perché è stata finanziata dal commissario straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico della Regione Lazio, per un importo di 465 mila euro». L’intervento concluderà la serie di opere di riqualificazione della cinta muraria realizzate in via Valverde, a ridosso della chiesa di Santa Maria in Castello, tra l’arco di via Giuseppe Garibaldi e via di Porta Tarquinia, e alla Barriera San Giusto. «Rinnovo i miei ringraziamenti al commissario straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico, al progettista ingegner Daniele Baffo e ai tecnici del mio assessorato Adorno Brunori Adorno e Sandra Meloni. – conclude l’assessore ai lavori pubblici – L’intervento, una volta terminato, amplierà il percorso turistico che da Palazzo Vitelleschi conduce al Torrione detto di “Matilde di Canossa” e alle chiese di Santa Maria in Castello e di Santa Maria in Valverde».