Presentato ieri pomeriggio il ricorso predisposto dal Codacons per il risarcimento dei danni provocati dalla presenza di arsenico nell’acqua potabile. Il responsabile locale del Codacons, l’Avvocato Marina Massi, nel corso di una riunione svoltasi, appunto, ieri, nei locali dell’associazione ambientalista “Fare Verde” ha descritto ai convenuti i dettagli dello stesso ricorso per l’ottenimento di un risarcimento di 600 euro a persona per i danni subiti dagli abitanti dei 128 comuni.
“Lo Stato e le Regioni – ha detto l’avvocato – non si sono attivati per adempiere agli obblighi imposti dalla legge e dall’Unione Europea. In molti Comuni della nostra provincia a tutt’oggi è erogata acqua con una presenza di arsenico superiore al limite di legge. C’è un forte rischio per la salute della popolazione.”
Intanto, chi fosse interessato, visto che i termini per presentare il ricorso scadono tra pochi giorni, può recarsi nella sede del Codacons in viale Igea 12 (zona ospedale), giovedì 3 febbraio, dalle 17 alle 19, munito di due fotocopie del documento di riconoscimento, due fotocopie del codice fiscale e l’ultima bolletta dell’acqua di un’utenza in corso di cui si è intestatario.