Dopo qualche anno di distacco dai riflettori, teacher Chris, alias Fabrizio Orsomando, torna in scena con un nuovo format in collaborazione con l’associazione culturale Loto Rosso per lo spettacolo “Uomo”, ovvero una ricerca animata da bagliori filosofici e artistici. L’incontro-spettacolo è previsto per venerdì alle 20 e lunedì 19 giugno, sempre alle 20, con repliche venerdì 23 e lunedì 26 sempre alla sede di Loto Rosso, in via Veneto 10A, a Campo dell’Oro, vicino al PalaGalli.
“Uomo… Di cosa si tratta?”.
“Sono 2 incontri-spettacolo frutto di una mia ricerca filosofica riguardo l’uomo nella sua essenza e nel suo agire, un’indagine che si lancia sia verso speculazioni intriganti e indimostrabili e sia verso risposte “concrete” e verificabili. La ricerca alterna spunti, suggerimenti, ispirazioni e intuizioni che provengono dall’arte attraverso la visione di video, l’ascolto di canzoni e la mia recitazione di monologhi. Un percorso ambizioso e di fondo impari. Eppure, per me, acquisire consapevolezze sulla nostra natura non è una scelta: è una spinta insopprimibile in una direzione da “definire” meglio, ogni giorno, mentre si cammina. E la condivisione di questo percorso è uno dei miei fondamenti per un’esistenza piena”.
“Sono due spettacoli collegati per cui è necessario vedere il primo per comprendere cosa accade nel secondo?”.
“I due spettacoli-incontri sono collegati ma allo stesso tempo anche compiuti in sé stessi. Il comune filo conduttore è la creazione di atmosfere potenzialmente capaci di innescare la curiosità del pubblico riguardo la natura profonda dell’uomo. Essere quanto più consapevoli possibile sull’essenza di ognuno di noi può renderci liberi anche quando ci sembra di stare con le mani poggiate sulle sbarre di una prigione, qualsiasi prigione, visibile o invisibile che sia. E non importa da quale parte delle sbarre ci troviamo… quando esiste una prigione esiste sia per il carceriere che per il carcerato”.
“Come nasce questa idea?”.
“Da lontano ed è sulla scia di molte, se non di tutte le cose che ho fatto… provo a spiegarmi con un aneddoto… una mattina viaggiavo sul treno per Roma… ero studente universitario… mentre con i miei compagni di viaggio tentavo di intavolare un discorso sul senso dell’esistenza, venni tacciato di immaturità… mi dissero che ero rimasto adolescente… rimasi molto sorpreso… ho preso coscienza del perché e del senso di quelle affermazioni molto tempo dopo e solo in questi ultimi anni sono diventato consapevole del significato simbolico nascosto in quell’episodio. Anche di questo tratto in questi miei 2 incontri-spettacolo perché non ho mai smesso di ricercare un senso al nostro vivere.”
“Ora mi devi togliere una curiosità… ma come mai il tuo nome e cognome è un alias?”.
“È parte delle storie che racconterò… se vuoi saperlo, passa a vedere gli spettacoli… ti aspetto!”.