Sta assumendo contorni preoccupanti il fenomeno delle truffe o tentate truffe ai danni delle persone anziane con la solita telefonata, ovviamente falsa, del congiunto, quasi sempre un nipote, che chiede aiuto per problemi con la giustizia o a seguito di un incidente stradale. Non passa praticamente giorno che non arrivino segnalazioni al riguardo. Segno questo che la banda di malviventi che pratica questo genere di truffe ultimamente si è insediata a Civitavecchia.
L’ultima segnalazione in ordine di tempo riguarda un episodio avvenuto mercoledì scorso, quando attorno alle 13 una donna di 73 anni ha ricevuto la telefonata di un ragazzo che si è finto il nipote e che, incredibilmente, conosceva il suo nome. Il falso nipote ha raccontato alla donna di aver trovato la sua chiamata sul cellulare e quindi voleva sincerarsi che stesse in buone condizioni di salute. La telefonata era disturbata da un rumore di sottofondo, probabilmente utile a camuffare la voce del finto nipote. La donna non riusciva a capire bene e a quel punto, fortunatamente, l’interlocutore ha riagganciato. Ovviamente l’episodio ha generato nella signora un grande stato di agitazione. Si tratta, come detto, dell’ennesimo episodio avvenuto a Civitavecchia negli ultimi giorni. Ma come ora, quindi, le persone anziane devono prestare attenzione alle telefonate che ricevono. Se qualcuno si spaccia per un parente basta riagganciare il telefono con una scusa, senza farsi prendere dall’agitazione, e chiamare direttamente il parente in questione per accertarsi che effettivamente la chiamata precedente proveniva da lui e per avere la prova concreta di non trovarsi di fronte a un tentativo di truffa.