"I programmi dell'amministrazione comunale [sulle Terme] sono fortemente pregiudicati". L'avvocato Ludovico D'Amico, legale della società Mastrofini, con la quale il comune ha aperte ben tre cause, è perentorio. Il suo punto di vista esclude che l'amministrazione comunale sia nella piena disponibilità dei terreni oggetto della transazione del maggio 2002. Così, se è vero che l'approvazione della nuova variante termale sospesa dalla regione Lazio non elimina il rischio di perdere i terreni per il Comune, sembra verosimile che il Comune – almeno per il momento – su quei terreni non possa farci nulla. Ma perché?
L'avvocato D'Amico ricorda che "i terreni pervenuti all'amministrazione comunale sono gravati da ipoteca, la cui cancellazione da parte del Comune è pregiudicata proprio dalla causa intentata dalla Mastrofini, con la quale la società chiede che venga riconosciuta l'inefficacia di quella transazione". Transazione alla quale si riferiscono le due cause avviate dalla Mastrofini. Non solo. Il legale afferma che "vige una situazione di incertezza in relazione ai diritti dominicali contestati dalla Mastrofini, e alla situazione di compossesso sui terreni termali riconosciuta dal Tribunale". Questo argomento si riferisce alla terza della cause, quella aperta dal Comune, il quale aveva "lamentato davanti al tribunale di Civitavecchia lo spoglio violento e clandestino [dei terreni] da parte del signor Aldo Mastrofini. Nella fase sommaria l'allora giudice, Cecilia Pratesi – spiega sempre D'Amico – ha già riconosciuto il compossesso dei terreni".
Tutto questo in attesa del pronunciamento di merito che arriverà nel 2011. Fino a quel momento sembra difficile che il Comune possa utilizzare quei terreni. Su tutti questi dubbi sarebbe interessante conoscere anche il punto di vista dell'amministrazione comunale, visto che sono mesi che si ripete in tutti i modi possibili che le terme sicuramente si faranno. Un'affermazione che sembra quanto meno azzardata, se è vero che i dirigenti comunali devono ancora accertare la situazione di quei terreni. Secondo l'avvocato della Mastrofini, inoltre, sarebbero "venuti meno i provvedimenti che avevano reso possibile la realizzazione di un'opera di pubblica utilità ed il conseguimento di finanziamenti pubblici molto consistenti da parte del Comune, tanto che oggi per realizzare l'opera occorre ridisegnare il provvedimento nel pieno rispetto della normativa sugli appalti". L'avvocato infine accenna ad alcune difficoltà perfino in riferimento alle cubature residenziali e commerciali. "L'atto di citazione introduttivo della causa – dice ancora D'Amico – è trasmesso alla conservatoria dei registri immobiliari ed ha immediata rilevanza per l'attuazione del comparto residenziale e commerciale".