Si è conclusa ieri l’astensione dalle udienze penali a parte dell’Unione delle Camere Penali Italiane. A partecipare anche quella di Civitavecchia, per protestare nei confronti della cosiddetta norma “spazzacorrotti” che dovrebbe entrare in vigore dal 1 gennaio 2020 e che inibisce la prescrizione dopo la sentenza di primo grado.
L’Avvocatura italiana ha espresso ferma contrarietà ad un provvedimento che di fatto condanna imputati e parti civili ad un processo senza fine, e che si pone in netto contrasto con i principi costituzionali in materia di giusto processo e ragionevole durata.
“Non vogliamo difendere nessuna categoria professionale – afferma il presidente dell’Ordine degli Avvocati Paolo Mastandrea – questo è un attentato ai principi della giurisdizione e della tutela dei diritti. L’abolizione della prescrizione non persegue gli scopi per cui è stata concepita”.
“Si vuole far passare la prescrizione come un istituto per far sottrarre alla giustizia i furbi – spiega il presidente della Camera Penale di Civitavecchia Andrea Miroli – questa è una porcata che va assolutamente smentita. Gli avvocati non possono influire sul decorso della prescrizione, qualsiasi atto non va ad incidere sul decorso della prescrizione. La prescrizione è necessaria per il nostro ordinamento ed è un’istituzione garantista, perché consente ai cittadini sottoposti ad un procedimento, nel caso in cui lo Stato non riesce ad accertare la responsabilità o la non colpevolezza ad essere ristorato. Faremo altre proposte se non dovesse esserci un ripensamento, qui ci sono una serie di violazioni della nostra Carta fondamentale, in particolar modo per quanto riguarda l’articolo 111 della Costituzione. Se dovesse entrare in vigore la normativa ci sarebbe delle istanze per l’incostituzionalità della norma. Stiamo già mettendo in piedi altre astensioni, tra cui una settimana in cui spiegheremo senza soste perché questa proposta di legge non va assolutamente bene”.