Nel desolante panorama dei traffici commerciali del porto di Civitavecchia, che hanno complessivamente fatto registrare un -17% rispetto al 2023, c’è una tipologia, a parte l’automotive, che sta dando importanti segnali di ripresa. Si tratta di un traffico storico per lo scalo marittimo locale e riguarda la movimentazione dei materiali ferrosi. Insomma, quello che per il mondo della portualità locale si chiama “Terni”. E dopo anni di crisi, la Acciai Speciali Terni del Gruppo Arvedi è in una fase di grande rilancio, anche perché favorita da una serie di fattori di carattere nazionale e internazionale.
Talmente in rilancio che i vertici del Gruppo hanno chiesto e ottenuto un incontro con la Regione Umbria e con Anas per vedere in che modo possono essere ulteriormente facilitati i collegamenti con il porto di Civitavecchia. L’incontro ha avuto al centro del confronto le soluzioni per facilitare il trasporto dei manufatti industriali che, per peso e dimensioni, impattano sensibilmente sulla rete stradale utilizzata. E’ stato, in particolare, affrontato il tema riguardante il miglioramento strutturale di alcuni viadotti che insistono sulla superstrada che conduce al porto di Civitavecchia. Nello specifico si è parlato dei viadotti Tevere, Paranza e Malle. Gli interventi di consolidamento, che dovrebbero concludersi nell’arco di tre anni, prevedono la demolizione e la sostituzione degli impalcati esistenti con travate metalliche e i consolidamenti delle strutture in elevazione, per un importo complessivo di circa 80 milioni di euro. Nel corso dell’incontro, i rappresentati del Gruppo Arvedi Ast hanno fatto presente l’importanza del collegamento col porto di Civitavecchia e, sottolineando con favore gli interventi stradali programmati per soddisfare le esigenze dei clienti di forniture di componenti industriali di peso superiore alle 160 tonnellate, hanno chiesto di prendere anche in considerazione altre alternative molto più costose e complesse, come il trasporto su ferrovia e itinerari autostradali alternativi.
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Stradarolo
Il rapporto con le acciaierie di Terni, rappresenterebbe un ottimo volano per la riattivazione della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte, che diverrebbe altamente remunerativa anche per il collegamento del porto di Civitavecchia con le zone interne, sia a livello merci che passeggeri.