Continua a far discutere la vicenda della Tia straordinaria 2011. Dopo la conferenza stampa della ConfCommercio da cui è emerso che “tutti hanno diritto alla restituzione” e dopo l’annuncio del Codacons di un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, oggi si registra l’intervento di Civitavecchia C’è. Il direttivo dell’associazione si rivolge direttamente all’amministrazione comunale, chiedendo se non sia il caso di sospendere la richiesta di pagamento fino alla sentenza del Tar prevista il prossimo gennaio e di prendere in considerazione la restituzione dei pagamenti nel caso in cui il Tribunale decidesse di annullare la delibera.
“Premesso – sostiene Civitavecchia C’è – che la delibera sulla Tia inerente l’aumento retroattivo per l’anno 2011 era e rimane, a nostro parere, giuridicamente “discutibile” e oltremodo inopportuna, come avevamo sostenuto più volte nel passato, con articolate motivazioni che integralmente riconfermiamo. Preso atto che la discutibilità della delibera viene ora confermata dalla sentenza del Tar, che sospende ai ricorrenti il pagamento della tassa fino a gennaio 2014. Considerato che la risposta dell’amministrazione sulla sentenza è basata su 3 punti: la sospensione riguarda solo i soggetti ricorrenti; la richiesta di pagamento viene comunque confermata nei confronti di tutti gli altri cittadini; ricorso al Consiglio di Stato. A noi sembra che quanto sopra sia peggiore e più inopportuno della delibera iniziale. Crediamo che un’amministrazione che tenga nella giusta considerazione il rapporto con i cittadini e la parità tra gli stessi, debba invece dare mandato, per il principio di equità fiscale, agli uffici competenti di cessare ogni richiesta di pagamento fino alla data suddetta, gennaio 2014, e piuttosto prendere in considerazione sul come restituire le somme già pagate nel caso che il Tar annullasse definitivamente la delibera. Per quanto riguarda il ricorso al Consiglio di Stato, ci sembra assurdo che i soldi dei cittadini vengano utilizzati per una azione il cui esito positivo andrebbe a penalizzarli ulteriormente”.