“Ve lo dico da padre: andatevene, siete ancora in tempo per essere ricordati solo come incapaci”. E’ l’appello che il consigliere comunale del Pd ed ex sindaco, Pietro Tidei lancia ai componenti dell’amministrazione a Cinque Stelle. Un appello che arriva al termine di una impietosa analisi rispetto a quanto avvenuto in città nel corso di questo anno e mezzo di governo Cozzolino. Nel suo intervento, l’ex sindaco chiede ai Cinque Stelle fino a quando dovranno abusare della pazienza della città, combinandone di tutti i colori e senza avere l’esigenza di confrontarsi con la loro coscienza o almeno con la loro dignità.
“Solo negli ultimi giorni – prosegue Tidei – la Corte dei Conti, vostra grande alleata, si è esplicitamente dissociata dalle vostre “prodezze”. Hanno visto il vostro piano di risanamento e vi hanno candidamente detto: “questo, ve lo votate voi! Non ne vogliamo sapere niente”. L’imbroglio di Largo della Pace non ha precedenti nella storia cittadina. E il risultato è che Corso Marconi, via XVI settembre, Piazza Vittorio Emanuele, sembrano un quartiere popolare di Calcutta nell’ora di punta, con una nuvola nera stabile all’altezza del secondo-terzo piano delle case. Se questo è l’ambientalismo….”.
“Sulla raccolta dei rifiuti – aggiunge l’ex sindaco – stendiamo un velo pietoso. Sono più i giorni in cui la “monnezza” arriva al primo piano delle abitazioni che …Da diversi giorni arrivano nelle case dei cittadini richieste di pagamento per multe già pagate, io stesso me ne sono viste arrivare due di cui, fortunatamente, conservavo ancora le ricevute. HCS poi è la comica conclusiva. Da un anno e mezzo, un “supermanager” gira dicendo che farà il concordato preventivo, il piano fiscale, il concordato fiscale, i prepensionamenti … dopo 18 mesi, non si è visto un documento, una riga, una idea appena abbozzata. Le uniche cose che si sono viste, le centinaia di migliaia di euro che i cittadini hanno dovuto versare a questo “guru” ed al suo stuolo di consulenti (dodici !!!). Addirittura per pagare i dodici consulenti è stata imposta la cig ai dipendenti”.
Â