“Cozzolino e Tuoro continuano a mettere le mani nelle tasche dei cittadini per salvare la poltrona”. È la denuncia firmata Pietro Tidei e Fabio Angeloni, secondo i quali il Movimento 5 Stelle sarebbe pronto ad approvare una delibera con cui si aumenta al massimo l’addizionale comunale Irpef. “In questa maniera – sostiene il consigliere comunale del Pd Pietro Tidei – il Comune condannerà chi guadagna più di 600 euro al mese a pagare circa 300 euro all’anno”.
“Si tratta dell’ultima stangata – prosegue Tidei – visto che senza sconti e senza reali prospettive di riscossione una pioggia di vecchie bollette si è abbattuta negli ultimi mesi sulle case dei civitavecchiesi. Non solo è una vergogna, ma è un gesto sconsiderato e folle, perché rischia di avere l’effetto contrario, ovvero una riduzione del gettito complessivo”. “L’ aumento delle tasse – gli fa eco Fabio Angeloni – non è più tecnicamente una strada praticabile. Con l’indice di riscossione oggi pari o inferiore al 50 con un nuovo aumento c’è il rischio concreto, se non la certezza, che addirittura il gettito complessivo diminuisca anziché aumentare. E’ il noto effetto della cosiddetta curva di Laffer: in pratica il contribuente non paga più niente (né acqua, né nettezza urbana) perché non ha più soldi e perfino il gettito Irpef diminuisce perché cala il suo reddito”. Secondo i calcoli del Pd l’aumento dell’Irpef al massimo (0,80%) significa almeno 300 euro in più in media per ogni famiglia. “Se si considerano i 550 di aumento del 2014 – conclude Angeloni – siamo a 850 euro a famiglia nell’era Cozzolino&Tuoro più tutte le varie bollette straordinarie che si stanno abbattendo sulle case die civitavecchiesi. Dai dati di bilancio alle tasse in più (850 euro) corrispondono oltre tutto 250 euro a famiglia di servizi in meno. A conti fatti nella città amministrata da cinque stelle ogni famiglia è più povera almeno di 1100 euro”.