“Da M5S chiacchiere per tutte le stagioni e un linguaggio da politici anni 60. Ma di proposte e soluzioni nemmeno l’ombra”. È quanto dichiarano il candidato sindaco Pietro Tidei e il candidato al consiglio comunale Mirko Mecozzi.
“Qual è – dichiara Tidei – la soluzione per il mercato proposta da M5S?
Leggete la nota del Movimento, leggetela attentamene…. e non la troverete Scoprirete infatti che M5S non ha una soluzione”.
“M5S – prosegue l’ex assessore ai lavori pubblici Mirko Mecozzi – offre una ricostruzione dei fatti e delle cifre, ricorda che tutto è scaturito dalla “funesta” amministrazione Moscherini. Ma quando prova a mettere in mezzo la giunta Tidei – prosegue Mecozzi – straparla di contatori della luce inadeguati e di soluzioni mai ipotizzate dalla passata amministrazione”.
“La verità la sanno dunque anche quelli del M5S – fa notare Tidei – e cioè che Moscherini non aveva neanche i progetti e aveva fatto del Mercato un mero argomento di conversazione. Sì, chiacchiere insomma”.
“I lavori dei box sono stati portati a termine così pure il mercato storico coperto, risolvendo insieme ai commercianti i problemi degli ambulanti, dei macellai e dei banchi del pesce – ricorda Mecozzi – ristrutturando i marciapiedi e la viabilità così da poter chiudere anche con le edicole perimetrali”.
“Il mercato avrebbe aperto l’8 gennaio – ricorda Tidei – ed invece è andata come è andata. Un punto resta fermo: non ha senso trasferire le bancarelle a rate. Come già concordato con le varie categorie il mercato va trasferito tutto insieme
chiudendo in fretta i pochi interventi rimanenti, compreso le bancarelle perimetrali (per le quali la Sovrintendenza ha già dato il suo assenso al progetto). Ma adesso – prosegue Tidei – sentir parlare M5S mette di buon umore: la loro soluzione è talmente superficiale, talmente generica, talmente una non-soluzione che può essere applicata al mercato, come all’urbanistica, alle terme alla viabilità, persino all’organizzazione dei fuochi di ferragosto. Non ci credete? Leggete e vedrete che si parla di tutto per non dire niente, roba da politici anni 60 ovvero chiacchiere per tutte le stagioni.
Riportiamo dunque testualmente: “Questa situazione – scrivono i grillini – non sarà definitiva almeno finché non ci sarà un’amministrazione che, senza fare figli e figliastri e sedendosi assieme agli operatori, prenderà le decisioni più ovvie per la risoluzione del problema. Soluzione che non prevedrà alcun tipo di tornaconto per nessuno tranne che per la città e per un luogo socialmente ed economicamente così importante”. Mercato, Terme, Porto, Padellone? Mi ricordano Catalano il filosofo dell’ovvio nel salotto di Arbore – conclude Tidei – dicono tutto per non dire niente. Di che stanno parlando? Decidete voi”.