“Apprezziamo le parole e la road map sulla decarbonizzazione illustrate dal direttore Italia dell’Enel, Carlo Tamburi, nel corso di un’audizione in commissione Attività produttive alla Camera. È importante che sia stata confermata la volontà di procedere con i tempi già noti, quindi a partire dal 2025, alla sostituzione degli impianti a carbone con le rinnovabili e gli impianti a gas, così come è positivo il fatto che sia stata annunciata la presentazione delle necessarie richieste di autorizzazione. Ora sta al governo Lega-5 stelle dare seguito agli annunci rispetto alla dismissione del carbone. Sul futuro della centrale di Torrevaldaliga pendono ancora tanti punti interrogativi che è doveroso chiarire fin da subito”. Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Lazio e vicepresidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico Marietta Tidei (Pd).
“In questo senso – aggiunge – è importante ribadire la necessità che nessun posto di lavoro vada perso: dopo anni di sacrifici da parte del territorio di Civitavecchia, che hanno prodotto benefici per Enel e per il Paese e che anche grazie a questo impianto ha avuto la garanzia della sicurezza del sistema elettrico, sarebbe un’ingiustizia se ciò non accadesse. Allo stesso tempo vanno coinvolte le imprese locali il prima possibile: fin da subito deve partire un’azione di confronto che le metta nelle condizioni di capire come innestarsi nei processi di demolizione e riconversione del sito e nel nuovo tessuto produttivo che si andrà a creare con lo stop al carbone, ma anche di essere competitive sugli attuali piani di committenza di Enel, non solo su questo territorio. Lo stesso Tamburi ha spiegato che nelle porzioni di terreno dell’attuale centrale a carbone non necessarie ai nuovi impianti potrebbero anche essere installati pannelli fotovoltaici o batterie: è un esempio delle tante opportunità che vanno garantite anche al mondo imprenditoriale locale, ma non è sufficiente né comparabile con gli attuali livelli occupazionali. Sei anni non sono nulla, si avvii da subito una discussione seria per esplorare tutte le vie che possano garantire sviluppo e occupazione”, conclude Tidei.