Continua il pressing del Partito Democratico nei confronti dell’amministrazione comunale in vista del voto, in programma oggi al Comitato Portuale, sul nuovo piano tariffario proposto da Port Mobility. Dopo la deputata Marietta Tidei e il segretario Enrico Leopardo, ora è la volta del consigliere comunale di opposizione Pietro Tidei incalzare il sindaco Antonio Cozzolino chiedendo di fatto di non votare il piano.
“Sono certo – dichiara Tidei – che il sindaco di Civitavecchia, membro di primo piano del Comitato Portuale, saprà ben rappresentare gli interessi della città e della comunità in generale, pertanto sono certo che non potrà votare a favore di un affidamento a privati, il dottor Azzopardi, di una serie di servizi che possono svolgere senza alcun problema anche le società del Comune di Civitavecchia. Visto l’importo che l’Autorità Portuale vorrebbe assegnare ad Azzopardi, 12 milioni di euro, sono certo che Cozzolino non voterà a favore di un privato contro le sue stesse società, ingolosito magari dalla promessa di qualche spicciolo a favore del Comune. Da un punto di vista tecnico – continua il consigliere comunale di opposizione – non ci sono grandi problemi per un affidamento diretto ad Hcs – Argo dei servizi di trasporto, gestione della segnaletica, piccole manutenzioni eccetera. Da un punto di vista operativo, quelle risorse permetterebbero di risolvere definitivamente il problema delle partecipate sia in termini economici finanziari che di miglioramento del servizio e delle condizioni di lavoro dei dipendenti, che, da anni, per colpa della dissennata idea della creazione di Hcs, stanno patendo un vero e proprio calvario. Sarebbe anche occasione di riscatto per lo stesso Monti, che con iniziativa sfortunata diede il via, da assessore al Bilancio di Moscherini, alla questione Hcs. E poi, c’è da dire che affidare decine di milioni di euro ad un privato, a tre o quattro giorni dalla scadenza del proprio mandato non è mai troppo elegante. Sono certo – conclude Tidei – che due grandi istituzioni pubbliche, Comune e Autorità Portuale, non decideranno di affidare ad un privato quello che potrebbero fare con le proprie forze migliorando e rafforzando la struttura pubblica”.