La soluzione per la discarica era pronta, ma l’amministrazione pentastellata l’ha congelata. È quanto dichiara il consigliere di opposizione Pietro Tidei, il quale afferma che duranta la sua giunta era stato definito un accordo con l’attuale gestore di Fosso del Crepacuore, con un progetto approvato e già sottoposto a Valutazione d’Impatto Ambientale, per la realizzazione di un centro di pretrattamento dei rifiuti, a “bocca” dell’attuale discarica.
“Cozzolino – afferma Tidei – forse non ha capito che nelle pubbliche amministrazioni esiste una ineludibile “continuità amministrativa” che è un principio cardine. Il nuovo sindaco non può “congelare”, come dice lui, tutte le iniziative e le attività che trova avviate dai suoi predecessori. Deve proseguirle ed implementarle per permettere un costante sviluppo della città. Poi, accanto a quello che ha ereditato, potrà sviluppare progetti e programmi che si integrino ed anzi implementino quelli dei suoi predecessori. Se un sindaco “congela”, cioè sospende sine die, come fa Cozzolino, tutto quello che era stato programmato il disastro sarà duplice. Prendiamo l’esempio di estrema attualità: la discarica. La mia amministrazione aveva definito un accordo con l’attuale gestore, con progetto approvato e già sottoposto a Via, per la realizzazione di un centro di pretrattamento, come triturazione e valorizzazione delle frazioni, dei rifiuti, a “bocca” della attuale discarica. L’accordo prevedeva il totale onere di realizzazione a carico del gestore privato, mentre la gestione sarebbe stata affidata ad Hcs. Hcs, e quindi il Comune, avrebbe ottenuto quindi un triplice beneficio. Innanzi tutto avrebbe incassato i proventi del trattamento dei rifiuti da tutti quei soggetti “esterni” che conferiscono in discarica, Comuni del comprensorio, porto, privati Parliamo di almeno 3 o 4 milioni di euro. In secondo luogo, avrebbe contenuto, avendo ridotto i rifiuti da conferire in discarica, i costi di “conferimento” che oggi pagano i cittadini con la Tari. Avrebbe inoltre annullato tutti gli attuali costi di trasporto e trattamento, a Viterbo per fare lo stesso servizio. Avrebbe infine potuto occupare diversi operai, oggi costretti alla cassa integrazione poiché in “esubero”. Cozzolino invece di migliorare questa iniziativa, cosa fa ? La “congela”. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: l’impianto non si è realizzato; la discarica è esaurita, sono stati conferiti oltre 30mila tonnellate rispetto alla sua capienza; Hcs sta aggravando la sua crisi, insomma uno scenario da incubo. L’incubo si fa ancora più fosco se si pensa a tutti i “congelamenti” dell’Urbanistica. In quel settore si sono congelate addirittura varianti intere al Prg che stanno delineando un potenziale contenzioso da milioni e milioni di euro, che molti proprietari si apprestano ad avviare. Insomma danni su danni. Poi Cozzolino va cercando il responsabile dell’imminente dissesto finanziario”.