Invocato dal presidente della Cpc Enrico Luciani, arriva un primo intervento dai rappresentanti politici del territorio sulla bozza del disegno di legge che porterebbe alla cancellazione delle compagnie portuali. A parlare è la deputata del Pd Marietta Tidei, la quale dichiara che “la riforma del sistema portuale italiano, quantomai necessaria, non può prevedere la cancellazione di fatto delle compagnie portuali che rappresentano un patrimonio per l’intera portualità italiana”.
“L’ipotesi di chiudere di fatto le compagnie portuali, contenuta nella bozza del decreto sulle liberalizzazioni che sta redigendo il Ministero dello Sviluppo Economico, sarebbe un grave errore – sottolinea Tidei – mi auguro che il Governo decida di seguire una strada diversa, sicuramente più ragionata e meno frettolosa, perchè se la riforma dell’intero sistema è legittima, deve essere fatta con cognizione di causa”.
Analoghe le considerazioni espresse dal segretario cittadino dei democrat, Enrico Leopardo, per il quale procedere con la cancellazione tout court delle compagnie portuali non è sicuramente la strada giusta da intraprendere. “Comprendo – sostiene Leopardo – le ragioni di chi oggi chiede, giustamente, di riformare il sistema portuale italiano per renderlo più efficiente, ma occorre cambiare metodo. Il decreto sulle liberalizzazioni a cui sta lavorando il ministero dello sviluppo economico cancella, con un tratto di penna, un patrimonio fondamentale per il nostro Paese. Ci auguriamo che il Governo valuti attentamente la situazione, tenendo conto di tutti gli elementi in campo, e decida di aprire un confronto più ampio”.