“Sono pienamente d’accordo con la redazione del Trc Giornale: quella dello smaltimento della nave Concordia è una delle pagine più nere della storia della città ed un grave esempio dei danni che può arrecare alla città tutta il mancato raccordo tra Porto e Comune”. Lo scrive l’ex sindaco Tidei, che ha voluto commentare la riflessione con la quale la nostra redazione ha dato una sua chiave di lettura, mercoledì scorso, dell’ultimo atto relativo allo smaltimento della Costa Concordia.
Nella sua nota, Tidei ripercorre le varie tappe della vicenda, da quando, nel settembre scorso Autorità Portuale e Comune si misero al lavoro per rendere il porto idoneo a ricevere il relitto Concordia, secondo il disciplinare tecnico predisposto dal Commissario all’emergenza. L’ex sindaco ricorda che a ottobre il progetto è stato presentato al Governatore Zingaretti da lui e dal presidente Monti e prevedeva lavori per circa 30 milioni per interventi funzionali alla realizzazione della Darsena Grandi Masse ferma da decenni. Tempo previsto 3-6 mesi, quindi perfettamente compatibile con la cronologia prevista dal Commissario Gabrielli. “Il nostro porto – prosegue Tidei – aveva, unico in Italia, tutti i requisiti tecnici oltre a quello fondamentale della vcinanza, a detta del Ministero dell’Ambiente e del Commissario Gabrielli”. L’ex sindaco sottolinea poi come il clima sia completamente cambiato ad Aprile, quando è emerso che l’offerta del gruppo Castalia, riguardante lo smaltimento nel porto di Civitavecchia, era stata giudicata esosa, il doppio rispetto a quella del porto di Genova. Per Tidei, però, nonostante ciò, a Maggio il gruppo al quale era stato affidato lo smaltimento aveva manifestato il suo interesse a utilizzare il porto di porto di Civitavecchia come base per lo smaltimento, contando su un rapporto di collaborazione con le imprese locali. “I suoi vertici – racconta – avevano visitato sia la città che lo scalo e avviato contatti col Governatore Zingaretti che aveva garantito il suo impegno su questo nuovo fronte. Silenzio totale, invece, da parte dell’Autorità Portuale, come, subito dopo, silenzio da parte del Commissario Prefettizio da me sollecitato ad intervenire e da parte del neo Sindaco Cozzolino al quale il gruppo del Pd ha rivolto una interpellanza proprio a fine giugno”. Per Tidei, l’occasione persa è enorme, con circa 700 posti di lavoro sfumati e tramontano le prospettive di avviare la cantieristica navale. “E’ vero, come sostenuto dal Trc Giornale – conclude l’ex sindaco – che molto ha giocato la pervicace ostinazione di Costa Crociere, ma è altrettanto vero che è totalmente mancata la voce del Porto e così la città continua così a prendersi solo le briciole delle crociere Costa ed in cambio dei disagi non riceve né un posto di lavoro, né futuro. Solo la collaborazione tra le componenti più attive potrà consentire la rinascita di una città che ha forti potenzialità ma scarse capacità di farle valere”.