Non si è fatta attendere la replica dell’onorevole Pietro Tidei alle affermazioni rilasciate nella conferenza stampa congiunta di ieri del presidente dell’Authority, Giovanni Moscherini, e del presidente della Compagnia Portuale, Enrico Luciani. Cliccare per leggere il testo integrale dell’intervento di Tidei. Non avevo alcun dubbio che il presidente dell’Autorità Portuale avrebbe reagito con veemenza alla mia documentata interrogazione sull’avviso confezionato su misura per favorire la Roma Cruise Terminal, con la quale il grande capitale americano entrerà nel porto di Civitavecchia e gestirà, dopo averli impiantati, i servizi in favore dei crocieristi.
Meno scontata e per me, almeno in parte meno scontata, è stata la partecipazione irritata di Luciani e di Iacomelli alla conferenza stampa del presidente dell’Autorità Portuale e la condivisione da parte loro dei giudizi che sono stati espressi nei confronti della mia interrogazione.
Pensavo che l’avversione al grande capitalismo non dovesse servire nelle occasioni in cui si debbono arringare e infiammare le folle, ma fosse un fondamento della cultura e del pensiero tradizionale di chi vanta radici e propaggini a sinistra. “Sit modus in rebus”, comunque, nel senso che non era obbligatorio partecipare e condividere. Ed allora, perché lo si è fatto?
Non vorrei, cioè, che vadano affermandosi logiche di scambio, nel senso che da una parte di ottengono quote di lavoro e dall’altra si garantiscono sostegni a prossimi rinnovi di incarichi.
E’, comunque, una brutta storia. Le imprese locali vanno difese tanto dalle grandi ditte che l’Enel introduce nelle centrali, quanto dalle grandi società americane, che con la R.C.T. la faranno da padrone nel porto.
La mia è una riflessione rivolta a tutti, in primo luogo ai partiti dell’Unione e ai sindacati, perché non si può tacere di fronte ad una scandalosa concessione, che costituirà un vero dominio del capitale americano nel nostro porto.
on. PietroTidei