“Al candidato del centrodestra Rocca evidentemente sfugge l’incidenza che l’economia del mare ha sul Pil del Lazio. Non si spiega altrimenti la sua contrarietà all’istituzione di un assessorato per il mare che è invece centrale per lo sviluppo di politiche che sono determinanti per la crescita economica della nostra Regione”. Lo dichiara, in una nota, la candidata al Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei (Terzo Polo).
“Un assessorato al mare – afferma Tidei – come ha più volte sottolineato e condiviso Alessio D’Amato, sarebbe, tra l’altro, un’iniziativa in piena continuità con quanto fatto in questi anni dalla regione per la valorizzazione e lo sviluppo della risorsa mare. Dall’istituzione della zona logistica semplificata, al potenziamento delle infrastrutture portuali e di collegamento ai porti, dalla cabina di regia sull’economia del mare, al Pua regionale a tutti gli altri interventi messi in campo negli ultimi anni per valorizzare un asset fondamentale della nostra economia”.
7 Comments
venini
un altro postarello per sistemare un altro pò di gente!
nessuna altra utilità.
Rufus TerraNera
A parte che sarebbe interessante sapere a che punto siamo con la zona logistica semplificata annunciata in pompa magna anni fa, se tutte le varie amministrazioni interessate potessero essere messe in condizioni operative ottimali con le persone giuste al posto giusto (stavolta l’ho detta proprio grossa !!) non credo ci sarebbe bisogno di un “assessorato del mare” che sa molto di trovata puramente elettorale, così tanto per fare un pò di propaganda.
Da anni sono in attesa che qualcuno mi illumini sui risultati ottenuti da un altro ente annunciato a suo tempo come rivoluzionrio e risolutivo, il “polo idrogeno”, ormai ricordato solo da me e pochi altri.
Cari candidati ci state vendendo la solita supercazzola.
giovanni
Il mega problema che Civitavecchia ha rispetto al porto è che le varie amministrazioni locali hanno visto sempre il porto come un’entità separata, hanno provato a spremere soldi come con Enel ma non ci sono riusciti e alla fine il porto di Civitavecchia è restato abbandonato dai centri di potere.
Quando la politica specie di sinistra estrema imperava al sul porto abbiamo rifiutato una base americana al suo interno che è andata a finire nel porto fascista!!?? di Livorno e se non erro abbiamo rifiutato anche una banchina al Vaticano.
E quando l’ENEL, si progettava l’ampliamento del porto, chiese un settore per le necessità di TVN a carbone il buon Sensi che ai tempi comandava lo negò.
E oggi più o meno siamo nelle stesse condizioni ossia non c’è sintonia tra l’amministrazione cittadina e il porto per cui decide qualcun altro
dubbioso
il “polo idrogeno” se non ricordo male creato dal Moske………………………….
https://www.ecomotori.net/news/idrogeno/lunedi-linaugurazione-del-polo-dellidrogeno-a-civitavecchia/
poi c’è questa:
https://www.terzobinario.it/m5s-civitavecchia-favorevole-al-polo-idrogeno-sperimentale/
ma un grammo di idrogeno,l’hanno mai prodotto?
è ancora operativo,con i relativi lavoranti?
Franco
a proposto di Idrogeno avere qualche idea più chiara non guasta.
https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/energia/2021/04/17/lidrogeno-come-si-produce-e-a-che-serve_9097d3e8-5acf-45cd-8b12-23e98a97b24e.html
giovanni
Più che la produzione dell’idrogeno a me quello che preoccupa è che non si sente più parlare di generatori eolici, non si sa se si stanno facendo studi sulla convenienza.
Qualche mese fa non passava giorno sensa che qualcuno proponesse la loro installazione a mare però a 30 km a largo in modo da non disturbare la visione del mare
Rufus TerraNera
Forse si sono resi conto che, come hai più volte ribadito, manca la cosa fondamentale: il vento, e quindi niente…..abbiamo scherzato.
Ma d’altronde per giustificare i loro lautissimi stipendi devono pur dare l’impressione di fare qualcosa oltre che inventarsi i peggiori impicci per rimanere a galla.
Vedrai che appena passate le elezioni non si sentirà più nemmeno parlare del nostro “central park” all’area italcementi, solo per il fatto che bisognerà aspettare la bonifica dall’amianto ci vorranno anni.