Inquinamento ancora tenuto sotto controllo dal maltempo e, probabilmente, anche dal funzionamento ridotto della centrale di Torre Valdaliga Nord. Iniziava così il nostro articolo della scorsa settimana col quale, come ormai avviene da tempo, facevamo il punto sulla situazione ambientale avvalendoci del dati settimanali forniti da Arpa Lazio. Ebbene, l’ultimo report pubblicato sul sito dell’agenzia regionale e relativo al periodo compreso tra il 20 e il 26 maggio, conferma quanto già emerso nelle quattro precedenti osservazioni, con valori assolutamente bassi per quanto concerne gli agenti inquinanti controllati attraverso le centraline disseminate lungo il territorio cittadino.
Prende corpo l’ipotesi che oltre al maltempo vi sia anche l’attività ridotta di Torre Nord perché, a differenza dei report precedenti, a Roma l’inquinamento comincia a farsi risentire, a differenza di quanto avveniva nelle scorse settimane. Tornando a Civitavecchia, per quanto riguarda i biossidi di azoto il primato spetta per la prima volta dopo quasi un anno a via Morandi con 37 milligrammi al metro cubo, 8 milligrammi in più rispetto a Largo D’Ardia, solitamente in vetta alla classifica dell’inquinamento. Al porto si è passati dai 30 microgrammi del precedente report ai 29 attuali e a Villa Albani da 22 a 20 microgrammi. Biossidi bassi anche nei quartieri periferici: ad Aurelia il picco massimo è stato di 11 microgrammi, sempre non disponibile quello della centralina di Sant’Agostino ferma da quasi due mesi, al Faro il valore è stato di 10 microgrammi, a Campo dell’Oro di 11, mentre a San Gordiano è stato bassissimo, pari a 6 microgrammi. A Fiumaretta, infine, i biossidi si azoto sono stati pari a 31 microgrammi al metro cubo. Per quanto riguarda gli altri agenti inquinanti, la situazione mostra l’ozono in leggera salita, attestato tra i 71 e gli 83 microgrammi al metro cubo nelle diverse postazioni di controllo. Il benzene rilevato dalla centralina di Fiumaretta è rimasto a 0,1 microgrammi al metro cubo. In discesa il monossido di carbonio in città, dove è passato da 0,3 a 0,2 microgrammi al metro cubo; in salita, invece, a Fiumaretta dove è passato da 1,2 a 1,3 microgrammi. Stabili i valori delle polveri. Il valore più alto è stato registrato dalla centralina di Fiumaretta con 15 microgrammi, mentre quello più basso ad Aurelia con 11 microgrammi.