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“Un accordo sottoscritto obtorto collo, per poter seguire e vigilare sull’andamento degli ammortizzatori sociali”. Così l’Ugl commenta l’accordo sottoscritto mercoledì sera presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che chiude la difficile vertenza riguardante i lavoratori delle tre centrali termoelettriche di proprietà di Tirreno Power e tra le quali figura quella di Torre Valdaliga Sud, per la quale si parlava di una cinquantina di esuberi.
L’accordo in questione era stato già sottoscritto il 2 dicembre scorso da Cgil, Cisl e Uil e prevede il ricorso agli ammortizzatori sociali per tutto il 2017, a cui si affiancheranno da subito iniziative per il ricollocamento, l’autoimprenditorialità e la formazione. In particolare, gli azionisti Engie e Sorgenia valuteranno prioritariamente le candidature dei lavoratori di Tirreno Power per la copertura di posizioni aperte ed è allo studio un protocollo che favorisca il ricollocamento dei lavoratori in esubero presso altre società del settore. Inoltre, i lavoratori potranno proporsi per costituire cooperative che verranno supportate da parte dall’azienda anche con l’eventuale messa a disposizione di asset dei siti. Infine, entro febbraio i lavoratori potranno aderire a un programma di uscita volontaria dall’azienda usufruendo di un incentivo economico. Coloro che non aderiranno al programma potranno seguire percorsi di valorizzazione professionale e di ricollocamento esterno all’azienda condotti con il supporto di società specializzate.
I rappresentanti sindacali di Ugl anticipano che vigileranno sull’attuazione dell’intesa e annunciano di aver ottenuto per lunedì prossimo un incontro per la verifica e la discussione della sua gestione. L’organizzazione sindacale ribadisce comunque la sua insoddisfazione per un accordo che, a suo giudizio, vedrà per la prima volta ex dipendenti Enel perdere il posto di lavoro. Per Ugl l’anno di cassa integrazione previsto per il 2017 deve concludersi con un risultato positivo attraverso il reinserimento delle professionalità in azienda, cosa fattibile perchè con un organico ridotto all’osso non sarà possibile gestire un impianto come quello Torre Sud, e con il coinvolgimento di Enel, sia nel ricercare eventuali figure da reinserire nel periodo, quanto nel rispetto della convenzione siglata col Comune.