“Il nostro territorio – si legge nella delibera – potrebbe subire conseguentemente l’insistenza dei propositi romani a diventare ricettacolo di rifiuti da discarica e di altri “servizi scomodi” e quindi la perdita dell’autonomia nella gestione della attività di pianificazione e di programmazione dell’azione politico amministrativa in generale dei comuni. Non si tratta di un problema di ordinaria amministrazione, al contrario, di una scelta che condizionerà il futuro della vita delle nostre popolazioni”.
“L’immediatezza delle scadenze – si sottolinea nella delibera – impone di prendere con urgenza, tutte le iniziative necessarie ad evitare una superficiale identificazione dell’area metropolitana con l’intera provincia di Roma. E’ auspicabile il dimensionamento di un’area metropolitana ridotta alla città di Roma e ai comuni della prima fascia, in modo da favorire l’aggregazione dei comuni “esterni” ad altre province storiche al fine di costituire realtà territoriali che si possano proporre come interlocutrici di pari dignità alla città metropolitana stessa. E’ necessario, pertanto, una forte iniziativa dei comuni del comprensorio di Civitavecchia, volta a rappresentare alla Regione Lazio e al Governo nazionale la volontà di autonomia e di sano protagonismo politico amministrativo delle popolazioni sul proprio territorio, non escludendo il ricorso alle consultazioni cittadine tramite referendum”.
L’amministrazione comunale ha inoltre organizzato per venerdi 28 settembre alle ore 17 presso il Teatro Claudio un convegno al quale sono stati invitati tutti i rappresentanti istituzionali del territorio ed il Presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi.