Si inaugura domani al Polo Culturale di Tolfa la personale di Walter Ceccarelli “Releaser art”, che rimarrà aperta fino a sabato 19. Ceccarelli nasce a Roma, architetto scultore, pittore e regista si innamora di Tolfa durante gli studi universitari. Ha pubblicato libri, illustrato articoli, organizzato mostre internazionali e ha condotto ricerche per conto di Lipu e Ispra. Releaser Art è il termine che ha scelto per definire la sua pittura, che coglie la natura che dietro i suggerimenti della luce si reinventa.
“Il termine releaser – ha affermato – che ho scelto per definire questa mia poetica non l’ho preso dal vocabolario, ma da Konrad Lorenz. Con il termine releaser si intende indicare tutta una serie di comportamenti finalizzati alla comunicazione sociale; i releaser sono modi di agire istintivi che obbediscono a schemi profondamente radicati nel codice genetico di ogni specie animale. Sono releaser tutte quelle forme, colori, odori, suoni, comportamenti istintivi finalizzati ad indurre un individuo, il ricevente, a comportarsi in modo da soddisfare le aspettative di un altro individuo, l’emittente”.
La Releaser Art di Ceccarelli nasce fra i Monti della Tolfa durante gli interminabili appostamenti e le estenuanti scalate affrontate per seguire da vicino la vita segreta dei rapaci che dalla notte dei tempi frequentano i versanti boscosi di queste aspre alture. “Ricordo – sottolinea – il giorno in cui concepii la mia pittura. Era un giorno di marzo, erano arrivati i primi nibbi bruni e nei radi pascoli alberati spuntavano i primi asfodeli. All’improvviso, ad un nibbio migrante di passaggio sull’Ara del Frassino gli si fa contro, alla velocità di un proiettile, una gracchiante cornacchia grigia. Una breve colluttazione, una rapida virata, una magnanima fuga e tutto è tornato alla metafisica immobilità di sempre”.