Ha fatto ritorno in patria la delegazione locale guidata da Alessandro Battilocchio che, anche quest’anno, si è recata in Moldova per trascorrere negli orfanotrofi locali il Natale ortodosso. Stavolta protagonisti i rappresentanti degli studenti di tre scuole del comprensorio che hanno partecipato in prima persona a questa esperienza umanitaria e diplomatica nella piccola Repubblica appena fuori i confini europei.
. I ragazzi, assieme al resto della delegazione, sono stati accolti al Parlamento moldavo, presso l’Ambasciata e dai Sindaci dei Comuni di Miresti, Peresecina e Carpineni, coi quali sono in corso contatti e progetti di amicizia ormai da tre anni. Particolarmente emozionanti i momenti nei vari orfanotrofi moldavi in cui rimangono, anche nel periodo festivo, i bambini senza famiglia : con loro il gruppo ha trascorso i giorni del Natale ortodosso, portando disegni e piccoli pensieri provenienti dalle scuole italiane e consegnati direttamente dai rappresentanti degli studenti ai piccoli amici moldavi. Accompagnati dai Sindaci e dalle assistenti sociali dei vari Comuni coinvolti,i ragazzi hanno anche visitato molte famiglie in difficoltà, portando soprattutto medicinali generici e pediatrici in queste realtà periferiche della Moldova in cui le rigide temperature invernali (fino a meno venti questa settimana) rendono ancora più complicata la vita quotidiana,soprattutto per i neonati. Il gruppo si è inoltre recato presso il carcere minorile di Goian, in cui sono presenti detenuti minorenni. Una pizzata finale di Natale, invece, si è svolta assieme ai bambini della casa-famiglia salesiana “Mama Margherita” di Chisinau, nella quale arrivano, in estate ed in inverno, come volontari ed animatori, diversi membri di associazioni e Parrocchie del comprensorio di Civitavecchia sin dal 2012. I rappresentanti degli studenti, che prima della partenza avevano anche incontrato , con Battilocchio, l’Ambasciatrice moldava in Italia Stela Stingaci, saranno nuovamente in Ambasciata a Roma nelle prossime settimane per il resoconto dell’iniziativa ed organizzeranno poi nelle classi delle loro scuole degli incontri per presentare i risultati dell’azione e per raccontare, anche con l’aiuto di foto e video, questa straordinaria avventura nella Repubblica di Moldova.
“E’ stata una settimana di sensazioni intense ma bellissime, in cui abbiamo sentito la responsabilità di rappresentare le nostre scuole”, ha dichiarato al ritorno Konrad Filipowicz, dell’istituto “Marconi”. “In particolare per me sono stati molto toccanti i momenti di festa con i bambini che, pur in un clima esterno gelido, ci hanno davvero scaldato il cuore. Non dimenticherò mai questi giorni moldavi.”
“È stata sicuramente un’esperienza intensa ricca di emozioni forti che fanno riflettere. Nella vita quotidiana, con ritmi sempre più veloci, diamo per scontate molte cose sia sul piano materiale che su quello sociale. Non apprezziamo quindi quello che possediamo e pretendiamo sempre di più; questo fatto ci rende spesso superficiali. Avremo tanto da raccontare ai nostri compagni di classe”, ha invece dichiarato il rappresentante degli studenti del “Calamatta” Emanuel Jicmon al suo rientro in Italia.