Situazione sempre più calda sul fronte occupazionale derivante dalle ultime notizie su Torre Valdaliga Nord. Le imprese che rappresentano centinaia di lavoratori hanno lanciato un appello per scongiurare la chiusura anticipata dell’impianto. Ecco il testo integrale del comunicato:
Questa mattina si è tenuto un incontro tra i rappresentanti delle aziende dell’indotto della centrale di Torrevaldaliga nord, formato dalle piccole e medie imprese del territorio che occupano complessivamente circa 500 lavoratori diretti nell’impianto. Alla luce di un’analisi generale, è stata espressa da parte dei presenti la fortissima preoccupazione per le evoluzioni della situazione, che avrà un impatto economico e sociale importante sul territorio.
Gli imprenditori hanno ribadito il massimo supporto alle associazioni datoriali affinché si facciano parte attiva a tutti i livelli istituzionali e nei confronti del comitato di coordinamento del Mimit soprattutto per:
– evitare la chiusura anticipata dell’impianto fino a che non si siano consolidati progetti alternativi di reindustrializzazione;
– approfondire al più presto tutti i progetti di investimento proposti, in modo che si possano comprendere gli effetti in termini di coinvolgimento delle imprese e dei lavoratori attualmente impiegati nella manutenzione dell’impianto.
Allo stesso tempo è stata unanimemente ribadita la richiesta di approfondire tempestivamente la situazione con Enel per comprendere le prossime fasi.
Le aziende hanno altresì costituito un organismo di coordinamento con l’obiettivo di interloquire parallelamente con le altre realtà che saranno impattate dal phase out, come ad esempio le attività commerciali e quelle di fornitura, oltre a coordinare azioni di sensibilizzazione e mobilitazione congiunte.
Cam Power
CCMS
Cnd
Cosepo
ICG
Impresa Signorello
Interimpianti
Mario Guerrucci
Mcp
Minosse
Moditech
Montaggi industriali
Nes
Perrone
Sacchetti
Servizi Tirreni
Sicoi
Team
3C
1 Comments
giovanni
Nel 2013 si parlava della fermata di TVN nel 2034 https://www.romatoday.it/zone/civitavecchia/prescrizioni-tvn-aia.html
Da allora le cose sono cambiate radicalmente per cui oggi si parla del 2025 ma ENEL parla anche di fermare tutto a fine 2024 visto che è continuamente ferma.
Ed “evitare la chiusura anticipata dell’impianto fino a che non si siano consolidati progetti alternativi di reindustrializzazione” è una cosa che non farebbero neanche in un paese socialista.
E “approfondire al più presto tutti i progetti di investimento proposti” se ne parla ma solo parla tutti i giorni ma sino ad ora di concreto non c’è nulla.
Una volta i partiti erano alimentati da ideologie valide PCI oggi PD, DC, PSI, MSI erano tutti partiti i cui politici rispettavano le ideologie di base mentre oggi pur mantenendo il simbolo sul manifesto c’è solo il nome del capo in testa e soprattutto legati ai voti che gli permettono di restare in parlamentoesta e che fa esclusivamente i propri interessi
Non è la prima volta che lo dico : siamo proprio messi male e chi di speranze campa disperato muore.
Scusatemi ma io la vedo così.