Un impianto sfruttato per metà della sua potenza complessiva. E’ l’immagine della centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord nel primo semestre dell’anno in corso emersa durante l’incontro che ha visto di fronte i dirigenti locali di Enel e le segreterie delle organizzazioni sindacali. Incontro che era stato programmato da tempo anche per fare il punto sulla situazione occupazionale all’interno dell’impianto.
Nell’occasione, l’azienda ha illustrato i dati riguardanti il funzionamento della centrale sostenendo che si sta confermando il trend già emerso nel 2020 che vede per buona parte dell’anno la presenza in servizio di uno o al massimo due gruppi con una produzione variabile a seconda delle richieste del Gestore della Rete. Secondo i dirigenti dell’azienda energetica, i tre gruppi hanno funzionato contemporaneamente in occasioni assolutamente sporadiche e limitate nel tempo. Riguardo alla situazione occupazionale è stato confermato che entro la fine dell’anno all’interno dell’impianto si arriverà a 208 addetti rispetto ai 221 attuali. Ciò in conseguenza dell’uscita di tredici elementi tra pensionamenti e trasferimenti in altre realtà gestite da Enel. Confermato anche che l’organico dovrebbe arrivare a poco più di cento unità entro il 31 dicembre del 2024. Una diminuzione di personale che, comunque, secondo i sindacati, sta creando problemi a quanti restano in servizio, con carichi di lavoro aumentati e posizioni scoperte nelle aree in turno continuo avvicendato. Al riguardo, l’azienda ha assicurato che si andrà ad un rafforzamento delle squadre in turno con immissioni di lavoratori che al momento sono in servizio in impianti prossimi alla chiusura e paventato la possibilità che si possa far slittare di un anno le uscite dal servizio, mantenendo comunque i benefici del piano di incentivo all’esodo previsto dall’accordo siglato tra Enel e sindacati nell’ottobre dello scorso anno.
2 Comments
giovanni
Ma forse per la più limitata richiesta di energia ci sono le conseguenze del Covind sull’industria e si dovrebbe vedere le potenze giornaliere erogate da Terna che fa giornalmente una gara economica per le autorizzazioni a produrre.
Non vorrei che sia una tattica per poter dimostrare che il turbogas sia indispensabile per l’ENEL per restare sul mercato.
rosso
riducono il personale,spostandolo,perchè qualcuno deve essere premiato per il raggiungimento di questo obbiettivo.
costringono la gente a rimanere in servizio,perchè ,conseguentemente,il personale è poco,ma qualcuno deve prendere premi ,dimostrando che il tutto funziona con personale ridotto.
alla fine qualcuno deve essere premiato,sulla pelle dei lavoratori……