Qualcosa si muove sul fronte della cantieristica. Per carità, non c’è nulla di ufficiale al riguardo, ma la sensazione è che, nonostante la pesante coltre di silenzio calata sull’argomento, si stia facendo qualche passo in avanti. In quale direzione e con quali obiettivi è difficile saperlo. L’Autorità Portuale tace e allo stesso modo tace Tankoa, la società genovese che realizza mega-yacht e che aveva più volte manifestato negli ultimi anni la volontà di subentrare nella gestione del cantiere ex Privilege.
Alle richieste avanzate da Tankoa, Molo Vespucci aveva risposto sempre picche, lasciando aperto recentemente solo uno spiraglio riguardante la possibilità di poter eventualmente concedere l’utilizzo di uno dei capannoni dell’ex cantiere navale, diventato nel frattempo, ma solo parzialmente, un grande parcheggio dove vengono lasciate in sosta le autovetture nuove appena sbarcate dalle navi ro-ro. Ebbene, tracce di Tankoa sono state segnalate ieri in varie aree del porto e all’esterno della stessa Autorità Portuale. E’ data per certa la presenza dell’amministratore delegato della società, l’ingegner Vincenzo Poerio, che nel maggio scorso, nel corso di una iniziativa pubblica, aveva presentato alle forze politiche e sociali il progetto riguardante l’apertura di un cantiere navale a Civitavecchia. A quanto sembra la delegazione di Tankoa, oltre a raggiungere gli uffici di Molo Vespucci, accompagnata da alcuni dirigenti dell’Authority si è recata anche all’interno del cantiere ex Privilege. Cosa ci sia dietro questo contatto diretto è difficile a dirsi. Due le ipotesi sul tappeto. Tankoa potrebbe essere stata individuata da Marine Goddess come la società incaricata di smontare o spostare lo scafo P430 che deve essere rimosso dal cantiere; in quel caso il sopralluogo di ieri potrebbe essere servito a vedere come agire da un punto di vista strettamente operativo. Oppure, potrebbe essere arrivata la tanto auspicata fumata bianca riguardo la possibilità di concedere alla società genovese l’uso di uno dei capannoni per poter iniziare la sua attività a Civitavecchia. I prossimi giorni ci diranno quale delle due ipotesi formulate ha trovato riscontro.
3 Comments
SILVIO DIONISI
Magari fosse vero che si apre il cantiere. Significherebbe che a Civitavecchia finalmente si comincia a usare il cervello
Michele
Speriamo che questo segnali siano quelli che preannunciano quello che si sperava.
Chi cambia idea in fondo dimostra intelligenza. Aspettiamo e vediamo cosa succederà prossimamente. Se fosse vero sarebbe una serie svolta per Civitavecchia, insieme all’eolico di cui si leggeva ieri su questo sito.
Si dimostrerà che non è la logistica il futuro di Civitavecchia ma queste attività legate al green ed alla nautica di lusso.
L’ultima ciliegina sarebbe la soluzione della Marina Yachting. A quel punto la percezione di Civitavecchia andrebbe oltre l’attuale provincialismo
giovanni
Ti ricordo che agli attuali e anche precedenti politici della città non frega una mazza perchè altrimenti avrebbero dovuto loro iniziare a fare qualcosa di positivo per la città perchè solo in questo modo si possono convincere altri ad investire.
L’unica cosa positiva fatta negli ultimi anni è coinvolgere l’ENEL nel rinnovo dei giardini invece che imboscare i milioni che erano stati dati in precedenza.