Poteva finire in tragedia l’incidente di questo pomeriggio al porto, che ha visto coinvolti due marittimi della Tirrenia, al lavoro in prossimità della nave Nomentana, ormeggiata alla banchina 2. Erano da poco passate le 15 ed era in corso una esercitazione di ammaino delle lance, come si dice in gergo, ovvero si stavano mettendo in acqua le scialuppe di salvataggio. Una delle lance era già in mare e a bordo c’erano i due marittimi, C. A. 49enne e N. P. 52 anni.
Mentre stavano svolgendo le loro mansioni, il cavo d’acciaio che sosteneva una seconda scialuppa si è improvvisamente spazzato. La barca è precipitata, finendo proprio sulla lancia sottostante e colpendola, fortunatamente, a una delle due estremità. Entrambi i marittimi, per la violenta botta, sono finiti in acqua. Immediato l’intervento di una squadra della Capitaneria di Porto. Sul posto si sono portati anche i vigili del fuoco della caserma Bonifazi. Poco dopo i due marittimi sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, per tutti gli accertamenti del caso. Le loro condizioni non sono risultate preoccupanti anche se, come detto, per un soffio si sono evitate conseguenze ben più gravi. Il fatto ha destato grande preoccupazione presso le maestranze dello scalo marittimo cittadino. “Sono fatti che purtroppo ormai – ha dichiarato Enrico Seri, della Filt Cgil – ci aspettiamo che avvengano quotidianamente. Invitiamo gli ispettori della Asl Roma/F – ha aggiunto – a venire a bordo delle navi della Tirrenia e a rendersi conto direttamente di come si naviga su queste imbarcazioni. Non si può continuare a mantenere livelli di sicurezza così bassi, specie in vista dell’inizio della stagione estiva”. Quanto accaduto oggi è parso tanto più preoccupante nella misura in cui proprio dieci giorni fa, stando sempre a quanto riferito dalla Filt Cgil, si era svolta un’ispezione da parte della società a bordo della Nomentana, che si era conclusa positivamente.