Lo spettacolo non ha deluso le attese di un Traiano gremito sia in platea sia in galleria. Maurizio Crozza scivola dalla cornice del piccolo schermo televisivo al palcoscenico teatrale con la naturalezza di chi ritrova il suo luogo natale. Quasi due ore di divertimento ieri sera al teatro comunale, per una serata a ingresso gratuito nell'ambito delle iniziative della "Festa di Primavera" promossa dalla Provincia di Roma in sessanta comuni.
Quest'anno uno sguardo particolare alla scienza, con un ospite illustre: l'astronauta Umberto Guidoni intervistato nella parte finale dello spettacolo da un Antonio Zichichi davvero speciale, uno dei cavalli di battaglia del repertorio di Crozza. Prima l'amara rassegna dei politici italiani. Toccati tutti, da destra a sinistra, da La Russa a Veltroni, da Fassino a Brunetta, ricordando che i deputati italiani sono i più pagati d'Europa mentre le buste paga dei lavoratori italiani sono le più basse del vecchio continente. Qualcuno farebbe bene ad andare a casa, dice Crozza. Capitolo speciale ovviamente per Berlusconi, ma senza accanimento.
Lo spettacolo trova invece il suo originale centro nell'irresistibile Massimiliano Fuffas, architetto trendy con rigorosa sciarpa glamour e occhialetto di tendenza. Si parla della solidità degli edifici. Il sogno di Fuffas è realizzare una casa sospesa, senza pilastri, e se è vero che una casa siffatta crollerà, dice l'architetto, è anche vero che questo renderà tanto più bello il miracolo del tempo in cui resterà in piedi. Una satira impietosa, che mette in evidenza quello che in fondo è sotto gli occhi di tutti, in ogni città italiana. Obbrobri di cemento, senza gusto né arte, e soprattutto che possono venire giù anche con due gocce di pioggia, come dice Fuffas affermando che la natura è davvero imprevedibile. Al termine una domanda: ma esiste un'etica in architettura? "Che io sappia no" risponde Fuffas. Lo spettacolo continua attraverso la Cina e accennando alle speranze che il mondo nutre verso il presidente Obama. E piuttosto, se Obama si fa l'orto alla Casa Bianca la crisi deve essere davvero grande e non già finita come dice Tremonti. Come si accennava si chiude con l'intervista a Guidoni. Dice l'astronauta che l'uomo andrà di nuovo sulla luna, ma visti i costi – domanda Crozza-Zichichi – non si poteva fare come la prima volta, utilizzando un bel fondale in cartone?