“La regione Lazio deve prendere posizione in merito alla transizione energetica. E a questo punto è fondamentale che lo faccia”. A chiederlo sono Stefania Pomante della Cgil e Giancarlo Turchetti della Uil, entrambi segretari generali confederali per Viterbo, Civitavecchia e, per quanto riguarda Pomante, Roma nord.
“Il 7 aprile – spiegano i due sindacalisti – è previsto un nuovo incontro con il sindaco. Per l’occasione, Cgil e Uil presenteranno una bozza di documento sulla transizione energetica e lo sviluppo dell’area da condividere con tutti gli attori del territorio”.
Ieri pomeriggio la riunione a distanza del tavolo convocato dal sindaco Ernesto Tedesco sulla situazione di Civitavecchia. Al tavolo, assieme a Tedesco, a Cgil e Uil, anche gli assessori regionali alle infrastrutture, Alessandri, al lavoro, Di Berardino, e allo sviluppo economico, Orneli, il vicesindaco Magliani e l’assessore Barbieri.
“Cgil e Uil – proseguono Pomante e Turchetti -, assieme ad altre realtà del territorio, hanno da tempo proposto una transizione energetica che tiene innanzitutto conto del piano energetico europeo del 2020 (New generazion EU) che di fatto, come più volte chiesto dall’Ue all’Italia, rende vecchio e inadeguato al nuovo contesto il piano nazionale. Investendo, infine, il piano dell’Ue, sulle uniche energie rinnovabili che rispettano il territorio e assicurano inoltre, e non da ultimo, ottimi livelli occupazionali”.
“Per questo – proseguono Pomante e Turchetti – il progetto di Cgil e Uil, condiviso da tantissime altre realtà, punta a fare della centrale di Torrevaldaliga nord un centro sperimentale per l’idrogeno associato a progetti legati a fotovoltaico ed eolico offshore. Quindi, siamo fermamente contrari al turbogas. Primo, perché non è la soluzione ambientale migliore per uscire dal carbone, come invece potrebbe essere l’idrogeno. E come, fra l’altro, chiede l’Europa. Secondo perché il turbogas garantirebbe solo una quarantina di posti di lavoro, a fronte di 450 circa impiegati attualmente in centrale. Con il solo eolico offshore, come ribadito più volte, se ne garantirebbe invece quasi mille. Infine, ed è un altro dei motivi, lungo 20 chilometri di costa Enel e Tirreno Power prevedono 3 centrali a turbogas. Torrevaldaliga sud, Torrevaldaliga nord, entrambe a Civitavecchia, e Montalto. Semplicemente troppe e di eccessivo impatto in un’area di rilevante e fondamentale valore storico, archeologico e ambientale”.
“Infine – concludono Pomante e Turchetti – il porto stesso ha bisogno di importanti investimenti e uno sviluppo green. Investimenti su infrastrutture decisive per il rilancio del territorio. Uno di questi investimenti, 380 milioni di euro, previsti prima dal governo e poi scomparsi dal ricovfero plan. Che fine hanno fatto?”.