“La frode ai creditori è una delle condotte più gravi che un amministratore pubblico può porre in essere”. Lo scrive il gruppo consiliare Pd in un documento nel quale critica duramente la volontà di Palazzo del Pincio di trasferire i contratti di servizio di Hcs alla newco prima della vendita all’asta voluta dal giudice fallimentare. Nella nota, i consiglieri democrat osservano che per dare continuità al servizio e garantire l’occupazione dei dipendenti, è importante che tutte le azioni intraprese dall’amministrazione comunale, oltre che legittime, siano al di sopra di ogni possibile ricorso e dunque non impugnabili.
“Per questo – aggiungono – è compito di ogni consigliere comunale approfondire e controllare ogni atto della Giunta municipale non foss’altro per evitare di assumere responsabilità personali per le quali sarebbe chiamato a rispondere in solido”. Il gruppo consiliare del Pd prosegue rilevando che eludere i creditori, distraendo il maggior valore aziendale, rappresenta una delle fattispecie più rilevanti pesantemente sanzionate dall’Ordinamento penale. “Sicuramente – aggiungono i democrat – chi sta operando in questo campo minato starà attentamente valutando ogni ipotesi, ma è certo che i consiglieri comunali che dovranno votare la sottrazione dei contratti di servizio alla HCS ed il nuovo affidamento alla newCo., si assumeranno una grande responsabilità”. I consiglieri del Pd ricordano che tra i creditori di Hcs ci sono molte piccole e medie aziende o professionisti locali, che vantano crediti maturati tra il 2014 ed il primo semestre 2016, visto che per quelli anteriori la precedente amministrazione lasciato in cassa 9,1 milioni di euro con l’accordo stragiudiziale, che doveva essere approvato nell’assemblea dei soci della holding comunale non più svoltasi a causa della caduta della giunta. “Le 300 piccole imprese e professionisti, con cui si era raggiunto un concordato stragiudiziale – concludono – avrebbero ricevuto una liquidazione dei debiti pregressi compresa tra il 60 e l’80%. Oggi sapranno chi ringraziare se dopo tre anni i debiti sono lievitati da 23 a 60 milioni di euro con una quota parte riferita ai creditori locali che è lievitata da 7 a 13 milioni di euro”.