Un cittadino libico di 50 anni è stato tratto in arresto dagli uomini della Polizia di Frontiera coordinati dalla dottoressa Lorenza Ripamonti. Sull’uomo pendevano due mandati di arresto europeo spiccati dall’Ungheria e dall’Austria per tratta di esseri umani. Secondo quanto accertato, il libico, titolare di una ditta di autotrasporti, usava i mezzi per trasferire clandestinamente in Europa cittadini stranieri provenienti da Iraq e Siria. Al momento del fermo, ha esibito un passaporto libico e un permesso di soggiorno polacco. Guidava, inoltre, un’autovettura non intestata a lui e priva di assicurazione.
Ad insospettire ulteriormente gli agenti è stato il fatto che il passaporto esibito fosse privo da circa un anno di timbri di ingresso e di uscita. Sempre gli uomini della Polizia di Frontiera hanno arrestato un cittadino tunisino su cui pendeva un ordine di carcerazione della Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma per riciclaggio. Lo straniero, che ha precedenti per rapina e spaccio di stupefacenti, deve scontare una pena residua di circa un anno e mezzo di detenzione.