Oltre due ore di confronto serrato per fare il punto su una situazione quanto mai controversa e che, come anticipato ieri dalla nostra redazione, rischia di riportare la guerra sulle banchine del porto di Civitavecchia. Lo scarico della frutta che si trova nei contenitori da parte della Civitavecchia Fruits Forest Terminal nelle banchine 24 e 25, anziché all’interno del terminal container gestito dalla Rtc, è stato oggetto di discussione ieri mattina tra i vertici dell’Autorità Portuale e dell’azienda italo-belga.
A rappresentare Molo Vespucci erano presenti il presidente di Majo e il segretario generale Macii, mentre la Cfft si è presentata all’incontro, oltre che con i suoi massimi rappresentanti aziendali, anche con uno stuolo di legali. Negli ambienti portuali, nelle ore immediatamente precedenti all’incontro, si era infatti diffusa la voce della volontà, da parte dell’Autorità Portuale, di non consentire più lo sbarco della frutta nell’impianto gestito dalla società-italo belga. Sul contenuto del lungo colloquio tutti tengono le bocche cucite. Sembra, comunque, che né il presidente e né il segretario generale di Molo Vespucci abbiano espresso l’intendimento di modificare l’attuale situazione. Una situazione che, peraltro, vede il comparto dello scarico di containers contenenti frutta in continua e costante crescita, come peraltro dimostrato dal recente accordo che Cfft ha raggiunto con la Del Monte. Stando ad alcune indiscrezioni, sembrerebbe che i legali della società italo-belga abbiano non solo evidenziato che le operazioni si svolgono nel pieno rispetto delle normative vigenti, ma anche che il piano industriale presentato è stato non solo rispettato in pieno, ma che addirittura i volumi di traffico sono superiori rispetto a quelli previsti. Lo stesso non può dirsi, viceversa, per quanto riguarda il terminal container gestito dalla Rtc, i cui numeri sono lontanissimi rispetto a quelli annunciati nel piano industriale che aveva portato al rilascio della concessione.