La CGIL Civitavecchia Roma nord Viterbo afferma di aver letto con interesse l’intervista che il direttore Carlo Tamburi ha fornito questa mattina al Messaggero di Civitavecchia, ma di non poter tuttavia fare a meno di contestare alcune delle affermazioni che il direttore espone.
“Noi non crediamo che in 20 KM di costa sia necessaria la presenza di tre centrali termoelettriche alimentate a gas per garantire la tenuta della rete – affermano – e questo tanto più in un momento in cui lo stesso ministero alla transizione ecologica pone sul piano della discussione la revisione del PNIEC, necessaria per adeguarlo ai nuovi obiettivi europei.
Conseguentemente crediamo che la riconversione di Torre Valdaliga Nord passi per la bonifica del sito, e coerentemente con i nuovi obiettivi comunitari vada verso una produzione energetica da fonti rinnovabili e, data la sua collocazione sulla costa, a fianco del fotovoltaico l’eolico off-shore dovrà avere un ruolo prevalente. Ma l’eolico off-shore non è nell’orizzonte delle dichiarazioni del direttore. Nessuno sul territorio pensa di sostituire l’alimentazione a gas di TVN con una irrealistica alimentazione ad idrogeno, e dire questo, associandolo ad una occupazione di suolo improponibile, seppure per negarne la possibilità, rappresenta semplicemente un elemento di confusione. La CGIL di Civitavecchia Roma nord Viterbo crede che la riconversione di Torre Valdaliga Nord debba semplicemente traguardare gli indirizzi energetici e di ripresa europei. In linea con quanto sta avvenendo altrove, noi proponiamo che TVN diventi un centro per le energie pulite, alimentato da un parco eolico galleggiante e da fotovoltaico dedicati a tale scopo, e che si utilizzi l’energia prodotta, compreso idrogeno verde ottenuto dalle rinnovabili, nella alimentazione del contiguo porto, espandendo la proposta espressa dal territorio e formalizzata in ZEPHyRO quale progetto pilota (“Porti Verdi” nell’intervista) alla riconversione ambientalmente sostenibile dell’intera portualità di Civitavecchia. Questa è la strada che proponiamo per il futuro, i fondi ci sono (Next Generation EU, IPCEI), c’è bisogno della necessaria ambizione della politica e delle aziende per accedervi”.
2 Comments
Marco
Ancora con questa “barzelletta del parco galleggiante” non siamo come Italia paese con capacità eolica al pari delle nazioni del nord europa. Soprattutto l’eolico ha ragione di esistere al sud e nelle isole. Cambiassero il disco perchè questo è usurato.
mauro
se lo faccia fare a casa sua.. no all’eolico a civitavecchia!!!