È entrata in vigore questa mattina l’ordinanza emessa e notificata ieri da Giovanni Moscherini. Un provvedimento con cui il sindaco ordina la sospensione di ogni attività produttiva a Torre Valdaliga Nord per quindici giorni a partire da oggi, con la possibilità però di una revoca anticipata nel caso in cui il Comune riceva dagli enti preposti la comunicazione che sono state espletate le verifiche ritenute opportune.
Quindi centrale e cantiere Enel fermi, con il Pincio che impone anche all’azienda di provvedere al controllo dell’idoneità delle procedure adottate e delle misure di sicurezza in essere, sia a freddo che a caldo, ovvero sia in questo periodo in cui è tutto fermo che quando l’attività produttiva sarà ripresa. Nelle premesse dell’ordinanza firmata ieri dal sindaco si fa preciso riferimento sia all’incidente di sabato scorso, che a quelli precedenti ed alle dichiarazioni secondo le quali nella centrale non sarebbero garantiti livelli ottimali di sicurezza sul lavoro. Per questi motivi Moscherini ha ritenuto opportuno disporre la temporanea sospensione di ogni attività produttiva a Torre Valdaliga Nord per consentire i controlli ai soggetti preposti alla vigilanza sulla sicurezza ed igiene del lavoro ed alla prevenzione degli infortuni, Ispel, Asl, Inail e Ispettorato del Lavoro, oltre alla stessa Enel Produzione Spa. Proprio l’azienda, in una nota stampa, ha dichiarato di non condividere la decisione di Moscherini, sostenendo che verifiche meticolose e approfondite possono essere effettuate senza fermare l’operatività del sito, sul quale è già in corso una indagine della magistratura. Di tutt’altra natura il commento firmato dall’associazione Futuro Azzurro. “Il sindaco – dichiarano Pasquale Marino, Alessandro Maruccio e Mario Fiorentini – ha dimostrato coraggio ma ha anche mandato un segnale di grande forza nei confronti dei grandi potentati energetici, cui la città è asservita da tempo e con la quale l’Enel ha sempre giocato prepotentemente un ruolo di preminenza, sfruttando altresì una mancata compattezza del tessuto politico, sociale ed imprenditoriale di questa nostra Civitavecchia. L’ordinanza rappresenterebbe un passo avanti per la sicurezza del cantiere e della centrale stessa, nonché per la tutela dei lavoratori ivi impiegati e per la verifica della corretta gestione degli appalti e dei subappalti, quando soprattutto questi ultimi talvolta non risulterebbero necessari. Già grazie all’accordo siglato con Enel un paio di anni fa, l’amministrazione comunale ha conseguito un risultato importante. Ci si augura che il provvedimento emesso dal sindaco sia un ulteriore punto di svolta affinché, ora e nel futuro, Civitavecchia si appropri di quel potere contrattuale che le è sempre mancato nei confronti di tutte le servitù presenti sul territorio. Per questo – concludono i tre esponenti dell’associazione nonché consiglieri di maggioranza – Futuro Azzurro si batte e si batterà sempre per la tutela delle risorse umane ed imprenditoriali della città”.