Enel deve vigilare e garantire che tutte le attività realizzabili dal personale del territorio non vengano appaltate all’esterno. È l’appello lanciato dalla Fiom Cgil e dalla Uil-Uilm, che sul futuro di Torre Valdaliga Nord si augurano non succeda quanto sta avvenendo alla centrale di Montalto, con la ditta Montalbetti.
“Non possiamo permetterci di perdere nessuna opportunità per salvaguardare il lavoro dei nostri operai. Lo avevamo già dichiarato nell’ultimo consiglio comunale aperto di Civitavecchia: è un momento drammatico per centinaia di famiglie, riceviamo tutti i giorni il grido di allarme degli operai e non tollereremo in alcun modo che arrivino persone attraverso ditte dall’esterno per realizzare attività che possono essere realizzate dai nostri lavoratori del territorio. Il caso, già denunciato da noi, che si sta verificando a Montalto con l’Azienda Montalbetti, è emblematico e rischia di essere soltanto la punta dell’iceberg. Sulle attività di demolizione, al posto di coinvolgere personale e ditte del territorio, stanno arrivando subappaltatori da altre regioni Italiane. Non permetteremo che ciò continui ad accadere.
Aspettiamo una risposta da Enel forte e chiara, altrimenti annunciamo già sin d’ora un presidio ai cancelli della centrale. E ora di dire basta a questo genere di scorrettezze, anzi è arrivato il momento che Enel e le Istituzioni facciano sentire la propria voce perché non ne possiamo più di passerelle che poi non portano a nessun risultato. E passato oltre un mese dal Consiglio di Civitavecchia e il silenzio è sempre più assordante”.