Il futuro di Tirreno Power divide i sindacati, soprattutto dopo gli ultimi recenti interventi di Ugl e Cgil. La presa di posizione del segretario generale territoriale dela Cgil Cesare Caiazza, in particolare, non è andata giù al responsabile dell’Ugl Chimici-Energia Mauro Cosimi, che in una nota dà ironicamente il benvenuto a Caiazza “intervenuto – afferma Cosimi – dopo una lunga latitanza su una questione, quella della nuova ristrutturazione del personale da parte della Tirreno Power, che da ben sei mesi preoccupa i lavoratori di Tvs”.
“Se Caiazza è al corrente di eventuali progetti di riconversione della centrale di Tvs lo faccia sapere anche a noi e a tutti i lavoratori” aggiunge Cosimi, che poi insiste sull’importanza di pensare innanzitutto al ricollocamento del personale di “un impianto che – dichiara il responsabile dell’Ugl Chimici-Energia – è stato dichiarato in remissione economica e dove non è previsto alcun investimento, tant’è che le stesse manutenzioni sono ai minimi livelli e dove da un decennio non si fa alcun Piano Industriale di rilancio”. Se secondo Caiazza la priorità è quella di avviare un nuovo percorso energetico per la città, per Cosimi invece “proporre ipotesi di riconversione ecologiche o eco-compatibili è dire tutto e il contrario di tutto”. Secondo il sindacalista dell’Ugl “si deve pensare alla tutela dei lavoratori e dell’indotto fin quando si è in tempo”. Cosimi ricorda poi come la quasi totalità dei lavoratori ha vinto un concorso con l’Enel, hanno una loro specifica professionalità “e per questo è necessario un loro ritorno all’Enel e in alternativa o in aggiunta anche ad enti come l’Autorità Portuale”. Da parte dell’Ugl c’è comunque la disponibilità a discuterne in un tavolo “a patto che – avverte Cosimi – non si sprechi questa occasione per trasformare il confronto in un annacquamento di brodo che va a discapito dell’occupazione locale”.