È scontro aperto all’interno dell’Udc e in particolare tra il segretario Marco Di Gennaro e i due consiglieri comunali, Mirko Cerrone e Mirko Mecozzi. La situazione è degenerata nel pomeriggio, dopo che nel corso della riunione di ieri del comitato comunale e della direzione politica il partito hanno unanimemente espresso un giudizio di condanna nei confronti del comportamento assunto da Mecozzi e Cerrone che, come si ricorderà, hanno aderito insieme all’Mpa al Patto Federativo.
Nella nota di stamattina a firma di Di Gennaro si metteva in evidenza che l’iniziativa dei due consiglieri è avvenuta “senza alcun preliminare relazionarsi con la direzione politica del partito e con il comitato comunale” per cui “l’iniziativa deve ritenersi di esclusiva natura personale e priva di qualsivoglia valenza politica” poiché “si pone al di fuori degli indirizzi politici dell’Udc a livello locale, regionale e nazionale e non può quindi avere supporto alcuno da parte del partito”. Di Gennaro parlava anche di aperta violazione delle norme statutarie e di rischi di destabilizzazione, per cui si è deciso di “rimettere la documentazione relativa agli organi provinciali e regionali del partito per gli eventuali provvedimenti del caso”. Non si è fatta attendere, però, la replica di Mecozzi e Cerrone, che puntano il dito contro quello che definiscono il “rigoroso segretario Di Gennaro”. Entrambi ricordano che la sua posizione e quella dello stesso Cerrone, in occasione del rimpasto di giunta, fu quella di lasciare la maggioranza ma che in occasione del voto interno, il partito decise invece di continuare. Secondo entrambi i consiglieri, “Di Gennaro in quell’occasione avrebbe dovuto dimettersi per coerenza ma dimentico di questo antefatto – prosegue la nota di Mecozzi e Cerrone – da circa due mesi si scaglia quotidianamente contro il sindaco e l’amministrazione, spesso informando i suoi colleghi di partito con qualche ritardo”. I due consiglieri affermano che con il Patto federativo non hanno aderito a nessun nuovo schieramento. Quanto al minacciato invio del dossier agli organi provinciali e regionali Cerrone e Mecozzi sottolineano che tutte le cariche istituzionali sono state azzerate. Infine i due ricordano a Di Gennaro che “alle comunali del 2006 lasciò il partito che aveva deciso unanimemente di sostenere Gianni De Paolis per candidarsi con la lista civica a sostegno di Gino Saladini, del quale sancì con altrettanta scaltrezza – concludono – la fine”.