“Inaspettate e quanto mai sospette le dimissioni di Savignani”. È questa la reazione di Ugl, che si dice stupita della frettolosa decisione dell’ex assessore alle Partecipate. La Responsabile Confederale Civitavecchia Fabiana Attig rispedisce al mittente l’affermazione del sindaco secondo il quale “tutti i lavoratori della vecchia Hcs sono transitati in Civitavecchia Servizi Pubblici e tutti quelli che ancora non avevano sottoscritto la conciliazione volontaria, avevano tempo fino a sabato per rifiutarla, dopo di che sarebbero passati automaticamente”.
“Apprendiamo con stupore delle frettolose quanto mai inaspettate dimissioni dell’assessore alle Partecipate Marco Savignani e della puntualizzazione del Sindaco in merito al passaggio dei lavoratori nella nuova CSP. Come organizzazione sindacale, non possiamo fare a meno di rimarcare e sottolineare che la legge è uguale per tutti e che la prima regola che un Sindaco dovrebbe conoscere, a tutela della comunità, è che “la certezza del diritto è che le norme si applicano e non si interpretano a seconda delle convenienze. Pertanto la dichiarazione del Sindaco secondo cui ” la rispediamo al mittente! Tutti i lavoratori sono transitati nella nuova società per effetto di legge art. 2112 e non secondo le condizioni o desiderate di chicchessia. Invitiamo, viceversa, il Sindaco ad impegnarsi con altrettanta perseveranza a far si che tale transito nella nuova Società avvenga realmente, in quanto le dichiarazioni dell’assessore Savignani: “il mio compito politico è finito ….lascio la nave in porto” suscitano dubbi e incertezze molto pesanti. Ma di quale compito e di quale porto parla Savignani? Siamo agli inizi di una vicenda, tormentata e burrascosa, che dura da oltre 3 anni e il cui iter è ben lontano dal definirsi concluso. Siamo appena agli inizi. Ci auguriamo che dietro queste improvvise quanto mai inaspettate dimissioni non si celano delle tristi verità che come noto l’UGL le ha sempre manifestate e non per partigianeria, ma sempre per quel principio astruso a molti che le leggi si rispettano soprattutto nella loro applicazione, vedi il D.lgs 175/2016. La mancata concessione, da parte del Giudice Fallimentare Bianchi, all’ennesimo rinvio della votazione del piano di concordato, previsto per il 13 potrebbe essere uno dei motivi fondamentali di tale decisione? Si ha già conoscenza che i creditori non accetteranno il piano di concordato a loro proposto? Francamente a tutela di tutti i lavoratori ci auguriamo di sbagliare e che il lavoro di Savignani in questi anni sia stato corretto. Ricordiamo pero che, il buon esito dell’avvio della nuova CSP (la nave in porto) dipende proprio dall’accoglimento da parte di tutti i creditori del piano di concordato presentato a suo tempo proprio da Savignani, il quale proprio sul filo del traguardo abbandona. Sarebbe il colmo scoprire che Savignani abbia abbandonato la nave come Schettino….un attimo prima della inevitabile collisione”.