“Auspichiamo che si riesca a correggere la rotta prima che sia troppo tardi”. Si chiude con questo avvertimento un comunicato stampa del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che arriva pochi giorni dopo il discusso consiglio comunale sul bilancio, al quale i tre meloniani, Cacciapuoti, Palombo e Mari, oltre al presidente del consiglio, Frascarelli, non hanno partecipato, al pari di tanti altri esponenti della maggioranza, come la consigliera della Lista Tedesco, La Rosa, quello di Forza Italia, Boschini, di D’Angelo del Gruppo Misto e di Petrelli della lista civica, Il Buon Governo.
Un messaggio chiaro nei confronti del primo cittadino, spiegato dai tre consiglieri di Fratelli d’Italia con un riassunto dell’ultimo periodo, da quando cioè il gruppo è rientrato in maggioranza nel finale del 2022. “Fin dal rientro in maggioranza, a dicembre dello scorso anno – spiegano i meloniani – il nostro gruppo concordò con il sindaco che si sarebbe necessariamente dovuto rivisitare il programma elettorale del 2019, per arrivare a un patto di fine mandato che individuasse le priorità da affrontare per la città di Civitavecchia. Dopo 7 mesi non è avvenuto nulla di tutto questo e, anzi, si sono moltiplicate le questioni di primaria importanza da affrontare con la massima urgenza”. Tra queste, secondo Cacciapuoti, Mari e Palombo, la revisione dell’accordo con Enel firmato dal sindaco del M5S, che obbliga la città a restituire soldi al colosso elettrico, alle proposte di sviluppo da attuare per il dopo carbone ormai imminente, dalla partenza delle terme, fino al cambio di destinazione urbanistica delle aree retroportuali oggi agricole. Poi , nel comunicato, un altro passaggio significativo. “Dispiace rilevare che il sindaco Tedesco, anziché cogliere gli evidenti segnali lanciati non solo da Fratelli d’Italia, ma da gran parte della sua maggioranza, abbia scelto la strada peggiore, esponendo la coalizione tutta al giudizio impietoso dell’opposizione e ingenerando nell’elettorato di centro destra ulteriore confusione. Auspichiamo che si riesca a correggere la rotta prima che sia troppo tardi”. Probabilmente il riferimento è alla scelta del primo cittadino di “appoggiarsi” sulla minoranza per avere il numero legale nella seduta di giovedì scorso nella quale è passata la delibera di assestamento generale e verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio. O forse alla presunta lettera, di cui si parla, con la quale i meloniani chiedono a Tedesco di assicurargli una sua non ricandidatura. Staremo a vedere, anche perché la bagarre politica, in vista delle prossime elezioni politiche, è appena iniziata.