Di bene in meglio sul fronte dell’inquinamento a Civitavecchia. Almeno stando al ventiduesimo report del 2023 dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, relativo alla settimana compresa tra il 29 maggio e il 4 giugno, in base al quale l’inquinamento rilevato non solo è stato per l’ennesima volta ben al di sotto dei livelli di allarme ma, rispetto alla settimana precedente, ha fatto registrare ulteriori diminuzioni.
Nello specifico, riguardo ai biossidi di azoto, il cui valore massimo fissato dalla normativa vigente è di 200 microgrammi, la media è stata di 33 microgrammi al Porto, di 35 microgrammi a Villa Albani, di 29 in via Morandi e di 40 in via Roma. Il dato è mediamente inferiore del 10% rispetto a quello della settimana precedente. In calo anche i valori del particolato, ovvero del PM10, con una media di 17 microgrammi rilevati sia al porto che nella centralina di Villa Albani. Nel report precedente, i valori erano stati rispettivamente di 20 e 23 microgrammi. Per il PM10 il limite massimo è fissato a 50 microgrammi. Stabile il valore del monossido di carbonio in via Roma, rimasto a 0,2 microgrammi. Il monossido è invece salito leggermente nella centralina di Fiumaretta, dove è passato da 0,4 a 0,5 microgrammi. Sempre a Fiumaretta stabile il valore del benzene, rimasto a 0,2 microgrammi. Inquinanti su valori bassissimi anche nei singoli quartieri. Per quanto riguarda i biossidi di azoto, si va dai 6 microgrammi di Sant’Agostino ai 9 di Aurelia, ai 12 di San Gordiano, ai 13 del Faro, ai 15 di Campo dell’Oro e ai 19 di Fiumaretta. Per il particolato si va invece dai 12 microgrammi di Aurelia ai 13 del Faro e di Campo dell’Oro, ai 15 di Sant’Agostino, per finire coi 16 di Fiumaretta e San Gordiano. Praticamente stabili, infine, i livelli delle polveri ultrasottili, il cui valore massimo non deve superare i 25 microgrammi e che sono state misurate a 7 microgrammi a Sant’Agostino, a 9 al Faro e a Campo dell’Oro e a 11 a Fiumaretta.