Da oltre un mese, per la precisione dal 4 dicembre scorso, l’acqua nelle zone a monte di Civitavecchia contiene una quantità di trialometani in eccesso che la rende non potabile e che ha indotto il sindaco Cozzolino, il 18 dicembre, ad emettere la relativa ordinanza di non potabilità. Vale la pena di ricordare che i trialometani sono un composto chimico giudicato pericoloso per la salute e cancerogeno, che si produce in conseguenza dell’immissione di cloro nell’acqua.
Il cloro, come si sa, viene utilizzato per attenuare la presenza di colibatteri fecali che renderebbero l’acqua non potabile per inquinamento batterico. I trialometani non possono superare, però, un certo limite e quel limite è stato superato sia nelle analisi condotte il 4 dicembre scorso dalla Asl alle fontanelle di via Terme di Traiano e via Ugo d’Ascia, sia in quelle successive effettuate dai laboratori della stessa azienda sanitaria locale e da quelli di Acea Ato 2, gestore del servizio idrico. Proprio dopo quelle successive analisi arrivò l’ordinanza di non potabilità firmata dal sindaco Cozzolino. Il problema è che dopo quel provvedimento, parliamo quindi di diciotto giorni fa, sulla vicenda è calata una assoluta coltre di silenzio. I residenti della zona interessata, in pratica il perimetro compreso tra via delle Molacce, via Don Milani, Via Terme di Traiano alta e via Nuova di San Liborio, sanno che non possono utilizzare l’acqua, neanche dopo bollitura, per cucinare e per lavare i denti, ma non hanno avuto più notizie sull’evoluzione della situazione. E il silenzio lascia ancora una volta supporre che anche le analisi effettuate successivamente al 18 dicembre hanno comunque dato un esito non positivo, facendo mantenere la validità dell’ordinanza di non potabilità. Una situazione comunque inquietante, perché lascia intendere che in quella zona, in particolare, non si riesce ad uscire fuori da una situazione di scarsissima qualità dell’acqua: se viene utilizzato poco cloro, infatti, può arrivare l’eccessiva presenza di colibatteri; se invece ne viene utilizzato in misura sufficiente ad abbattere i colibatteri, si hanno troppi trialometani. Verrebbe da dire, insomma, che se non è zuppa, è pan bagnato.