Spunta un ricorso contro la decisione del Comune di aprire una farmacia alla stazione ferroviaria. Nove farmacie hanno deciso di rivolgersi al Presidente della Repubblica e di costituirsi davanti al Tar del Lazio per chiedere l’annullamento della delibera di giunta regionale del febbraio 2017, della delibera di consiglio del dicembre 2016 e dei pareri della Asl Roma 4 e dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Roma.
Le farmacie in rivolta sono quelle di Cernusco, Rossi, Turchi, Santa Maria, Il Faro, Spurio, Campo dell’Oro, San Gordiano e Palombo, che definiscono la proposta del Comune irrazionale e illogica, visto che la gestione è affidata alla Civitavecchia Servizi Pubblici, il cui futuro è legato alla decisione del giudice sul piano di concordato delle società partecipate. Non solo. Viene sottolineato anche che la legge vieta l’apertura di una nuova farmacia in zone come le stazioni ferroviarie ad una distanza inferiore a 400 metri da attività simili e la Cernusco è a meno di 400 metri.