Una raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione di una nuova scala mobile. A lanciare l’iniziativa è la Rdb-Cub di Civitavecchia ed ha già visto l’adesione di diverse forze politiche ed associazioni. L’obiettivo della proposta è il ripristino di un meccanismo di indicizzazione automatica che tuteli retribuzioni e pensioni.
L’argomento è stato al centro di una conferenza stampa, svoltasi questo pomeriggio presso la sede della Rdb-Cub di Via Traiana, alla presenza di Giancarlo Ricci (coord.territoriale Rdb), Flavio Zeppa (rappresentante territoriale Rdb Cub enti locali), Mauro Cosimi (ex consigliere comunale), Gino Lorenti Garcia (segretario del Prc) ed Antonio De Paoli (segretario del circolo “Energia” del Prc). La proposta è già stata depositata in Cassazione e sottoscritta da un ampio arco di forze sindacali: Cub, Cib-Unicobas, Cnl, Cobas, Rete 28 aprile della Cgil, Sincobas, Sult. Hanno aderito anche Pdci, Prc, Verdi, Socialismo 2000, Attac, Associazione Difesa dei Consumatori, Associazione Difesa Inquilini (Asia, Action e Unione Inquilini).
Ad aprire l’incontro con la stampa è stato il coordinatore territoriale delle Rdb-Cub, Giancarlo Ricci, che ha sottolineato l’importanza di affrontare il tema della redistribuzione della ricchezza prodotta dal Paese, “sottraendola alla rendita finanziaria, e restituendone una quota consistente a chi questa ricchezza ha prodotto, i lavoratori appunto. Da questo punto di vista, la reintroduzione di un meccanismo automatico di rivalutazione delle retribuzioni costituirebbe un grande elemento di giustizia sociale, tale da ridurre sensibilmente la disuguaglianza prodottasi in questi anni, difendendo i settori più deboli e precari dei lavoratori e riducendo notevolmente il ricatto occupazionale”.
Una proposta nuova, quindi, con uno sguardo al passato, come ha sottolineato lo stesso Mauro Cosimi: “Ripristinare la scala mobile significa tornare ad avere salari in grado di reggere i colpi del caro vita. Oggi i lavoratori sono costretti a scioperare per ottenere meno di quanto garantiva loro la vecchia scala mobile, quella abolita nel 1992. Con questa proposta di legge, invece, si vuole ripristinare un sistema di adeguamento automatico delle retribuzioni, svincolato dai contratti nazionali ed utile a restituire dignità ai rinnovi contrattuali. Rinnovi – ha concluso Cosimi – che devono servire ad ottenere reali incrementi salariali e miglioramenti normativi”.
Il segretario del circolo “Energia” del Prc, Antonio De Paoli, ha ricordato come la concertazione, la politica dei redditi, il tasso d’inflazione abbiano di fatto impoverito i lavoratori di tutte le categorie: “L’inflazione reale ha galoppato più che negli anni ’70, quando c’era la scala mobile che imponeva ai poteri forti, quali Confindustria, Confcommercio e Banca d’Italia, ad operare per arginare l’inflazione, mentre già prima dell’euro e in modo più evidente dal 2001 c’è stato un uso consapevole dell’aumento incontrollato dei prezzi per abbassare i salari. Spostando di dieci punti di percentuale la ricchezza nazionale dai salari ai profitti e alle rendite si sono modificati i rapporti di forza e si sono pertanto indeboliti i lavoratori, sotto ogni aspetto: orario di lavoro, occupazione, straordinario, e così via”.
Dello stesso parere anche Flavio Zeppa, rappresentante sindacale Rdc-Cub, che insieme a Silvia Salvatori, provvederà alla raccolta di firme presso la segreteria generale del Comune di Civitavecchia, il lunedì e venerdì, dalle ore 10 alle ore 12, ed il martedì e giovedì, dalle ore 15,30 alle ore 17,30. Saranno inoltre comunicati, nei prossimi giorni, altri punti di raccolta dislocati in varie zone della città.
In ultimo, Zeppa ha anche sottolineato che ad un anno dall’inaugurazione della nuova sede della Rdb-Cub, gli iscritti all’organizzazione sindacale sono passati dagli iniziali 150 agli attuali 300.